Quali furono il contributo e l'influenza di Raffaello Sanzio nel campo dell’architettura? A raccontarlo sarà la prossima mostra ospitata al Palladio Museum di Vicenza. Al via il 6 aprile, riunirà modelli architettonici, disegni di mano del maestro urbinate e altre opere, in un allestimento comprensivo di ricostruzioni e ambientazioni virtuali.



Non c'è dubbio: Raffaelo fu uno dei massimi pittori del Rinascimento, dotato di eccezionale talento, di straordinaria maestria tecnica ed estrema raffinatezza. In questo ruolo, ancora oggi, è particolarmente conosciuto e apprezzato, ma come si appresta a ricordare una mostra in apertura a Vicenza il suo contributo si estese anche ad altri settori artistici. Insieme a Palladio, viene infatti annoverato fra i più influenti architetti rinascimentali. In particolare, Raffaello si rese artefice di un'autentica "rivoluzione" nelle modalità di rappresentazione e incise profondamente nello studio dell'architettura romana antica.RAFFAELLO ARCHITETTO IN MOSTRA A VICENZA In calendario dal 6 aprile al 9 luglio 2023, al Palladio Museum, Raffaello. Nato Architetto è la mostra che punta a dimostrare come, fin dall'inizio della sua parabola artistica, il maestro di Urbino fu un architetto. Promossa nell’ambito delle iniziative del Comitato Nazionale “Raffaello 1520-2020”, la rassegna intende infatti mettere in evidenza la profonda relazione fra i vari ruoli dell'autore, dimostrando come l'innovativa concezione spaziale dell'artista, alimentata dallo studio e dall'imitazione dell'architettura della Roma antica, è rintracciabile ovunque, opere figurative incluse. Analizzando nel dettaglio il suo contributo nella disciplina architettonica, i visitatori potranno cogliere la portata della sua azione. Secondo i curatori, ovvero gli storici dell’architettura Guido Beltramini, Howard Burns e Arnold Nesselrath, si deve proprio a Raffaello la definizione dello status teorico e pratico del disegno architettonico, ovvero della modalità con cui sono stati progettati gli edifici per i cinque secoli successivi. E, ancora, fu lui a porre le basi sia dell'abaco formale proprio dell'architettura rinascimentale, rinnovando lo studio delle testimonianza romane, sia dell'"invenzione" degli ordini architettonici.AL PALLADIO MUSEUM IN SCENA UN RAFFAELLO INEDITO A supporto di questa posizione e per indagare questo aspetto centrale della produzione raffaellesca, il team curatoriale ha selezionato un corpus di opere concesso per l'occasione da prestigiosi sedi museali e da istituzioni internazionali. A Vicenza saranno dunque esposti disegni originali, fra cui preziosissimi autografi di Raffaello, provenienti dal Royal Institute of British Architects di Londra e dagli Uffizi, taccuini e manoscritti dalla Biblioteca Centrale di Firenze, sculture antiche e libri rinascimentali. Il percorso includerà focus sui progetti realizzati, senza dimenticare quelli rimasti sulla carta o non più visibili, come il demolito Palazzo Branconio dell’Aquila, nel centro storico di Roma. Disegnato dall'architetto e regista teatrale Andrea Bernard, l'allestimento porrà l'attenzione anche sull'intreccio fra Raffaello pittore e architetto, restituito attraverso due riproduzioni, ad altissima fedeltà, dei grandi (e non trasportabili) cartoni per gli arazzi della Cappella Sistina; previste anche ricostruzioni e ambientazioni virtuali. [Immagine in apertura: Fac-simile del cartone di Raffaello per l’arazzo del Sacrificio a Listra conservato al V&A di Londra (Factum Arte | © Victoria and Albert Museum, London. Courtesy Royal Collection Trust / Her Majesty Queen Elizabeth II).
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