Tutto pronto a Reggio Emilia per la collettiva “Appartenenza. Belonging”, la mostra dedicata ai sette finalisti di “Giovane Fotografia Italiana”, il premio destinato ai migliori talenti dell'ottava arte e intitolato a Luigi Ghirri.

È il senso di appartenenza a un luogo e a una comunità il tema approfondito dai sette fotografi under 35 finalisti del premio dedicato alla Giovane Fotografia Italiana. Indetto da Fotografia Europea – il festival ormai noto su scala internazionale come uno degli appuntamenti imperdibili per tutti gli amanti dell'obiettivo –, il concorso ha lanciato la sfida ai talenti dei linguaggi visivi, invitandoli a indagare, attraverso una serie di scatti, il bisogno fondamentale dell'essere umano di sentirsi parte di un contesto umano e geografico. Tra gli oltre quattrocento progetti in risposta alla open call (che gode quest'anno della partnership dell'Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma e di Triennale Milano), sono stati selezionati sette lavori, scelti dalla giuria internazionale e prossimamente esposti al Palazzo dei Musei di Reggio Emilia. LA MOSTRA AI MUSEI CIVICI DI REGGIO EMILIA Curata da Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, la mostra – dal titolo Appartenenza. Belonging – presenta le opere di Eleonora Agostini, Andrea Camiolo, Sofiya Chotyrbok, Davide Degano, Carlo Lombardi, Giulia Mangione ed Eleonora Paciullo. Sono loro i protagonisti della rassegna, che sarà aperta al pubblico a partire dal 28 aprile – in concomitanza con l'inaugurazione della manifestazione Fotografia Europea. IL PREMIO DEDICATO A LUIGI GHIRRI Diversi per stile e formazione, i giovani artisti hanno interpretato il tema soffermandosi su sfumature e aspetti diversi del concept. D'altronde è lo stesso statement diffuso dai curatori ad abbracciare le molteplici declinazioni del tema: “Oggi è più che mai evidente la tensione tra diversi modi di intendere l’appartenenza: da una parte l’inclusione in una comunità dall’identità già definita, che a seconda dei contesti può essere forma di oppressione o di resistenza; dall’altra una spinta libertaria ad aderire a nuove forme di collettività sulla base di scelte valoriali: dalle microcomunità alla costruzione di aree culturali più vaste – come la stessa Europa –, fino a nuovi concetti globali come l’appartenenza di specie o quella olistica alla natura; senza contare le relazioni di appartenenza che investono la sfera più intima”. Giunto alla sua decima edizione, e dal 2022 intitolato a Luigi Ghirri (il grande fotografo del quotidiano che nei suo scatti raccontò la periferia reggiana), il premio sarà assegnato dalla giuria nel corso della collettiva, che chiuderà i battenti l'11 giugno. [Immagine in apertura: © Eleonora Agostini, A Study on Waitressing. Giovane Fotografia Italiana #10] 
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