I grandi della cultura italiana ritratti dal maestro della fotografia Guido Harari

Umberto Eco, Gae Aulenti, Ennio Morricone e Alda Merini sono solo alcuni dei soggetti ritratti da Guido Harari per il suo progetto fotografico dedicato alle principali personalità della società e della cultura del nostro Paese.Dopo le mostre antologiche ad Ancona, Ferrara e Milano, il lavoro del fotografo italiano approda ad Alba, città dove vive da molti anni: qui, nella sede della Fondazione Ferrero, sarà ospitata la mostra HARARI / ITALIANS – Grandi protagonisti tra Novecento e Duemila. Curata dallo stesso fotografo, l’esposizione racconterà dal 5 aprile al 26 maggio la storia di molte figure emblematiche, da intellettuali a star dello spettacolo, che hanno contribuito a plasmare l'identità culturale dell'Italia.GLI SCATTI DI HARARI AD ALBAAperta da un evento inaugurale, durante il quale il fotografo dialogherà con il giornalista Beppe Severgnini, la rassegna testimonia il percorso seguito da Harari a partire dalla fine degli anni Novanta. Tra gli scatti di figure storiche, come Dario Fo e Gina Lollobrigida, e quelli di giovani eccellenze italiane come Bebe Vio, la mostra rende omaggio alla capacità italiana di risaltare in vari campi, influenzando le generazioni a venire. Ogni fotografia in esposizione rappresenta una “finestra” sulle anime dei suoi soggetti, catturati in momenti di grande spontaneità e senza seguire specifiche istruzioni dal fotografo in sede di shooting, dal momento che, come dice Harari, “nei ritratti come nella vita, il momento giusto è all’improvviso”.UN VIAGGIO FOTOGRAFICO NELLA MEMORIA ITALIANAArricchita dalla proiezione del documentario Guido Harari. Sguardi randagi, che esplora la vita e l'arte del fotografo, HARARI / ITALIANS rappresenterà l’occasione perfetta per immergersi nella storia italiana attraverso gli occhi di uno dei suoi più grandi narratori visivi, la cui idea di ritrarre le grandi personalità italiane si è trasformata, con il passare degli anni, in un archivio storico di personalità che hanno lasciato un'impronta indelebile nel patrimonio culturale italiano.[Immagine in apertura: Guido Harari, Rita Levi Montalcini, Roma, 1998]