Palazzo Roverella accoglie un’importante retrospettiva dedicata al grande Robert Doisneau. Fino al prossimo 30 gennaio sarà possibile ammirare 133 fotografie che racchiudono tutto l’interesse dell’autore francese nei confronti della sensibilità umana.

Se si dovesse pensare a una delle fotografie più romantiche di tutti i tempi, verrebbe sicuramente in mente il celebre Bacio davanti all’Hôtel de Ville, "colto" dall’occhio attento di uno dei più grandi fotografi del Novecento. Realizzato a Parigi nel 1950 da Robert Doisneau, l’iconico scatto testimonia la proverbiale capacità dell'autore – considerato insieme a Henri Cartier-Bresson tra i capisaldi della fotografia umanista francese e del fotogiornalismo di strada – di eternare momenti fugaci, in cui l’impeto delle emozioni umane viene espresso in tutta la sua spontaneità.LA MOSTRA DI DOISNEAU A ROVIGO  Con l’intenzione di trasmettere tutta l’empatia che ha sempre contraddistinto lo sguardo di Doisneau, il Palazzo Roverella di Rovigo ha recentemente inaugurato una grande retrospettiva dedicata interamente al maestro francese. Curata da Gabriel Bauret, la mostra riunisce 133 stampe ai sali d’argento, in bianco e nero, provenienti dalla collezione dell’Atelier Robert Doisneau a Montrouge. Oltre al famosissimo Bacio, l’esposizione – visitabile fino al 30 gennaio 2022 – raccoglie opere sorprendenti come la spensierata Les frères, rue du Docteur Lecène, che ritrae due fratelli intenti a camminare sui palmi delle proprie mani, o la malinconica Mademoiselle Anita. Come racconta lo stesso Gabriel Bauret: “Le fotografie selezionate per questa mostra sono realizzate prevalentemente a Parigi e nella sua immediata periferia, terreno di gioco privilegiato del fotografo. Scatti imprescindibili e rappresentativi della sua opera si mescolano a immagini meno iconiche o poco note; ma in ogni caso, indipendentemente dalla forma e dal soggetto, sono sempre la visione del fotografo e il suo inconfondibile spirito ad attirare l’attenzione e a suscitare emozioni”. LA VITA DI ROBERT DOISNEAU Nato nel 1912, nel sobborgo parigino di Gentilly, Robert Doisneau si formerà professionalmente in un laboratorio di fotografia pubblicitaria per poi dedicarsi sempre di più alla ricerca di quella vitalità che animava soprattutto le periferie e i quartieri popolari di Parigi. Proprio qui il fotografo comincerà a realizzare gli scatti che troveranno poi spazio all’interno di numerose riviste e che lo faranno conoscere anche all'estero. Sarà però la guerra a frenare momentaneamente l’entusiasmo del fotografo, una passione che, nonostante tutto, ritorna inevitabilmente a emergere subito dopo la Liberazione della capitale (come testimoniano i reportage realizzati per riviste quali Le Point e Vogue). Tra la produzione di immagini memorabili e i grandi successi – come l’assegnazione nel 1983 del Grand Prix national de la photographie –, Doisneau si spegnerà nel 1994 a Montrouge lasciando un incredibile eredità artistica di circa 450mila negativi. [Immagine in apertura: Le baiser de l’Hôtel de Ville, Paris 1950 © Robert Doisneau]
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