Allestita al Museo dell’Ara Pacis, la mostra "Romaison 2020 - Roma, una Maison straordinaria: archivi e produzioni dei laboratori di Costume" ha celebrato il connubio, tutto capitolino, tra moda e cinema. Fino al 13 dicembre, il progetto cambierà veste, uscendo dagli spazi museali grazie alle videoproiezioni proposte in vari luoghi della città.

Il legame tra la città di Roma e il mondo della moda è profondo e affonda le proprie radici nella tradizione delle storiche sartorie di costume capitoline. Realtà come Annamode, Costumi d’arte ‒ Peruzzi, Farani, Pieroni o Tirelli appartengono all'identità della Capitale e hanno contribuito all'ascesa del cinema italiano, offrendo supporto tecnico e creativo a registi, attori, oltre che a costumisti, stilisti e couturier.Sospesa prima della sua naturale conclusione, a causa dell'emergenza sanitaria, la mostra Romaison 2020 ‒ Roma, una Maison straordinaria: archivi e produzioni dei laboratori di Costume, a cura di Clara Tosi Pamphili, ha svelato negli spazi del Museo dell’Ara Pacis l'incredibile patrimonio creativo delle sartorie di costume romane, proponendo un percorso fra artigianalità, ricerca e sperimentazione, scandito da una collezione ricca di pezzi originali. Fino al prossimo 13 dicembre, il progetto continuerà a vivere in una nuova veste, al di fuori delle sale museali e in giro per la Capitale.LE VIDEOPROIEZIONI IN GIRO PER ROMAÈ stato infatti promosso un programma di videoproiezioni architetturali che intende veicolare il messaggio associato alla mostra Romaison 2020 in vari luoghi della città, rinsaldando il connubio tra Roma e il settore moda e costume grazie a un caleidoscopio, onirico e dinamico, di immagini di abiti e accessori ad alto tasso di creatività. Il ciclo ha preso il via proprio dal Museo dell’Ara Pacis, le cui facciate esterne, nel lato su piazza Augusto Imperatore, si sono eccezionalmente illuminate già dallo scorso dal 27 novembre. Contemporaneamente, e fino al al 3 dicembre, a essere stati ravvivati con immagini direttamente connesse alla mostra sono stati anche altri edifici, tra cui la sede del Municipio VI a Tor Bella Monaca e il Palazzo dei Congressi all’Eur, dando così vita a un itinerario che ha unito centro e periferia nel segno della moda capitolina.Fino all'11 dicembre, dalle 16:30 alle 22, oltre al Museo dell’Ara Pacis, a illuminarsi saranno le facciate esterne dell’ex Ostello della Gioventù al Foro Italico e la fermata della Metro B1 Sant’Agnese/Annibaliano. Resteranno invece "accese" ogni giorno fino al 13 dicembre, dalle 16:30 alle 22, le pareti esterne della Stazione Termini (lato via Giolitti) e della Stazione Tiburtina, animate da proiezioni dinamiche.[Immagine in apertura: Courtesy Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura]
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