A Rovigo la fotografia senza confini di Robert Capa
FOTOGRAFIA
La vita di Robert Capa fu avventurosa come poche. La nuova mostra in arrivo a Rovigo ne racconta la produzione, sottolineando anche gli aspetti umani e caratteriali di un fotografo unico, spericolato, libero.
“Per me, Capa indossava l’abito
di luce di un grande torero, ma non uccideva; da bravo giocatore,
combatteva generosamente per se stesso e per gli altri in un turbine.
La sorte ha voluto che fosse colpito all’apice della sua gloria”.
Così scrisse una volta Henri Cartier-Bresson, ricordando il grande
fotoreporter ungherese. Tra queste parole, il sostantivo “giocatore”
colpisce in maniera particolare, sintetizzando il temperamento di un
artista sempre pronto a buttarsi nella mischia, a costo di pagare con
la vita l'esuberanza e la passione dietro la sua attività.
La mostra in arrivo al Palazzo Roverella
di Rovigo parte da queste premesse: evidenziare i tratti salienti
della ricerca di Robert Capa, delineando gli aspetti umani – oltre
che professionali – della sua storia.
LA MOSTRA SU CAPA A ROVIGO
Si intitola Robert Capa. L’Opera
1932-1954, e aprirà al pubblico il prossimo 8 ottobre. Curatore
della rassegna – che segue per qualità e originalità quella
recente su Robert Doisneau – è Gabriel Bauret, chiamato a indagare
e a selezionare le immagini dalla vasta produzione dell'artista.
L'arco di tempo esaminato all'interno
del percorso espositivo è quello dell'ultimo biennio di attività
del fotografo, sicuramente il più importante e quello a cui appartengono alcuni degli scatti più rappresentativi della sua
opera.
LA FOTOGRAFIA DI ROBERT CAPA
Sono oltre trecentosessanta le
fotografie allestite nelle nove sezioni che scandiscono il tragitto
di visita (aperto fino al 29 gennaio). Si tratta di opere
certamente iconiche, alcune molto note (come quella che immortala il
soldato e il contadino nelle campagne siciliane durante la Seconda
Guerra Mondiale) e altre meno conosciute, scelte con lo scopo di
offrire uno sguardo il più possibile inedito sulle sfaccettature di
un personaggio tanto noto al pubblico quanto sfuggente.
Provenienti dagli archivi dell’agenzia
Magnum Photos, i lavori raccontano le tappe principali della carriera
di Capa, dagli esordi degli anni Trenta alla presenza in Spagna nel
periodo della guerra civile; dallo straordinario fotoreportage a
fianco degli americani durante lo sbarco in Normandia alle immagini
scattate in Indocina (dove l'artista morì nel 1954, ferito da una
mina antiuomo mentre documentava la guerra al fronte).
[Immagine in apertura: Italy. Near
Troina. August, 1943. Sicilian peasant telling an American officer
which way the Germans had gone. © Robert Capa © International Center
of Photography / Magnum Photos]