Tutto pronto per l'unica tappa italiana della mostra dedicata a Ruth Orkin. A ospitarla sono i Musei Civici di Bassano del Grappa che, dal 18 dicembre al prossimo 2 maggio, avvicineranno il pubblico al mondo della grande fotografa statunitense.

In occasione del centenario della nascita, i Musei Civici di Bassano del Grappa si preparano ad accogliere la tappa italiana della mostra itinerante che omaggia la fotografa e cineasta Ruth Orkin. A quasi settanta anni dalla conquista del Leone d’Argento al Festival di Venezia del 1953 – grazie al lungometraggio realizzato insieme al marito Morris Engel, Little Fugitive –, Ruth Orkin “ritorna” in Veneto per una nuova e meritata celebrazione. “Sono molto lieta di presentare l’opera di questa protagonista della fotografia del Novecento”, dichiara l’attuale direttrice dei Musei Civici bassanesi, Barbara Guidi. “La sua capacità di fondere assieme, in un’alchimia perfetta e misteriosa, la forza coinvolgente del racconto e la freschezza dell’attimo catturato al volo, fa di lei una delle artiste tra le più affascinanti del secolo scorso”. LA MOSTRA DI RUTH ORKIN A BASSANO DEL GRAPPA Intitolata Ruth Orkin. Leggenda della fotografia, la rassegna si presenta come un evento imperdibile per tutti gli amanti dell'arte dello scatto: un’occasione unica per conoscere, o riscoprire, il lavoro di una delle autrici più influenti del secolo scorso. Dal 18 dicembre al 2 maggio 2022, si avrà così modo di ammirare sia i ritratti di iconici personaggi del cinema – quali Lauren Bacall, Orson Welles e Woody Allen – sia alcune delle immagini più note fra quelle realizzate dalla Orkin, come ad esempio American Girl in Italy: un'opera così forte da risultare, oggi più che mai, estremamente attuale.LA POTENTE FOTOGRAFIA DI RUTH ORKIN Scattata a Firenze, nel secondo dopoguerra, la fotografia ha come protagonista Ninalee Craig, una giovane studentessa americana di storia dell’arte che Ruth Orkin aveva conosciuto successivamente a un reportage in Israele. Permeata da quelle stesse atmosfere che caratterizzano i film americani degli anni Cinquanta ambientati in Italia (uno su tutti il famosissimo Vacanze romane di William Wyler), l’opera è divenuta un vero e proprio emblema della sensibilità della Orkin. Grazie infatti a una innata capacità di saper catturare situazioni e immagini molto potenti, unita all’abilità di saper raccontare storie profondamente evocative, Ruth Orkin è riuscita, nel corso della sua lunga carriera, a creare una personalissima grammatica visiva che attinge inevitabilmente dall’universo cinematografico. Un percorso artistico e professionale costruito grazie anche alla collaborazione con importanti testate del calibro di Life, Look e Ladies' Home Journal. Una volta conclusa la tappa bassanese, l’esposizione riprenderà il suo tour per raggiungere le città di San Sebastian, in Spagna, e Cascais, in Portogallo. [Immagine in apertura: Ruth Orkin, American Girl in Italy, Florence, 1951 © Ruth Orkin Photo Archive]
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