La Reggia di Colorno, in provincia di Parma, si appresta ad accogliere una mostra fotografica interamente dedicata a due giganti della letteratura del Novecento: Leonardo Sciascia e Jorge Louis Borges. Gli scatti, realizzati da Ferdinando Scianna, saranno visibili dal 12 settembre all’8 dicembre.


A Colorno, nel parmense, vi è una Reggia soprannominata “la Versailles dei duchi di Parma”. Sorta come costruzione militare nel XIV secolo (ma protagonista, nel corso del tempo, di numerose e profonde trasformazioni che da dimora nobiliare l’hanno poi portata a divenire, nel 1871, la sede del manicomio provinciale), la Reggia di Colorno ha attualmente riacquistato il suo prestigio artistico e culturale. E proprio il suo Piano Nobile, dal 12 settembre al prossimo 8 dicembre, accoglierà la mostra incentrata sul legame tra il fotografo Ferdinando Scianna e due protagonisti della letteratura del Novecento.LA MOSTRA FOTOGRAFICA SU BORGES E SCIASCIA Curata da Sandro Parmiggiani, la mostra Ferdinando Scianna. Due scrittori: Leonardo Sciascia e Jorge Louis Borges restituisce al pubblico i ritratti – ventidue per ciascuno autore – di due mostri sacri della letteratura mondiale, Leonardo Sciascia (amico del fotografo sin dal 1963) e l’argentino Jorge Louis Borges, incontrato da Scianna negli anni Ottanta. Come afferma lo stesso Parmiggiani: “Scianna è stato uno dei fotografi che, con le sue immagini, ha contribuito ad ampliare i territori dell’umano, a spostarne in avanti le frontiere, ridando una dignità a persone, animali e cose che raramente l’avevano avuta, che dai territori dell’umano erano a lungo stati esclusi. Delle persone, anche le più umili da lui fotografate, sentiamo il calore e la vicinanza, giacché non ci paiono né alteri né isolati in un bozzolo di autosufficienza, ma sempre parte di un humus vitale, generale, che determina e accentua la loro capacità di comunicare, e che in un qualche modo a tutti appartiene”.LA VITA DI FERDINANDO SCIANNA Nato a Bagheria (Palermo) nel 1943, Ferdinando Scianna si trasferì a Milano nel 1966 con l’intenzione di trasformare la sua passione verso la fotografia in una professione. Dopo essere stato assunto, nel 1967, dal settimanale L’Europeo, Scianna intraprese una carriera che, dieci anni più tardi, lo portò a Parigi, città che gli consentì di collaborare con importanti riviste quali Le Monde Diplomatique e La Quinzaine littéraire. Decisivo fu l’incontro con Henri Cartier-Bresson che, nel 1982, lo introdusse nella famosa Agenzia Magnum Photos. Del fotografo palermitano scriveva così Leonardo Sciascia: “È il suo fotografare, quasi una rapida, fulminea organizzazione della realtà, una catalizzazione della realtà oggettiva in realtà fotografica: quasi che tutto quello su cui il suo occhio si posa e il suo obiettivo si leva obbedisce proprio in quel momento, né prima né dopo, per istantaneo magnetismo, al suo sentimento, alla sua volontà e – in definitiva – al suo stile”. [Immagine in apertura: Italy, Sicily, Randazzo: Italian Writer Leonardo Sciascia. © Ferdinando Scianna/Magnum Photos]
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