Il tema del suono nell'arte è esaminato con settanta opere dalla mostra in corso alla Fundació Joan Miró di Barcellona: un progetto che indaga la presenza dell'elemento sonoro nelle arti visive del XX secolo, con interventi, fra gli altri, di Marcel Duchamp, Joseph Beuys, John Cage, Laurie Anderson e John Baldessari.

Sono le opere di James Abbott McNeill Whistler, Marcel Duchamp, Sonia Delaunay, Frantisek Kupka, Joseph Beuys, John Cage, Laurie Anderson, Joan Miró, John Baldessari, recentemente scomparso, e di altri artisti ancora a definire il percorso espositivo della mostra con cui la Fundació Joan Miró indaga la presenza del suono nell'arte.Curato da Arnau Horta e visitabile fino al 23 febbraio prossimo, il progetto espositivo racchiude nel titolo-domanda Sound Art? il proprio spirito di ricerca delle tracce sonore nelle arti visive del Novecento. Un itinerario non privo di sorprese, che in cinque sezioni analizza il tema fornendo più punti di osservazione: il suono come fonte di ispirazione per gli artisti; la possibile "conquista" da parte della sound art dello status di categoria estetica autonoma; il corpo come dispositivo per l'ascolto; la partitura come "spazio" per la sperimentazione; il potenziale del silenzio.ARTI VISIVE E SUONOLe settanta opere selezionate per la mostra includono dipinti, stampe, disegni, sculture e installazioni. Un itinerario ragionato che focalizza l'attenzione sul XX secolo e sulla scena contemporanea, riunendo le "voci" di trentasei artisti internazionali. La "premessa teorica" del progetto si deve ai quesiti lanciati, quasi venti anni fa, dal percussionista e pioniere dell'installazione sonora Max Neuhaus. In un articolo, l'artista provava a definire i "confini" delle pratiche che prevedevano la connessione del suono, cercando di capire se quest'ultimo fosse davvero la "materia" di una crescente varietà di espressioni artistiche.Già per artisti come Miró, al quale la fondazione è intitolata, la musica svolse un ruolo importante nel passaggio dalla figurazione all'astrazione. Dopo quelle fondamentali esperienze, il dialogo tra suono e immagine si è spinto verso molti altri territori, cercando anche di rompere i vincoli legati ai metodi di composizione tradizionali. Gli esiti? In molti casi si possono sperimentare in prima persona nella mostra, che è anche affiancata da iniziative di approfondimento.[Immagine in apertura: Vista dell'allestimento della mostra Sound Art?, in corso alla Fundació Joan Miró di Barcellona. In primo piano: John Baldessari, Beethoven's Trumpet (With Ear) Opus133, 2007. Photo Pep Herrero]
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