Fino al 24 ottobre l'Orto botanico di Padova ospita una mostra che punta lo sguardo sulle risorse, sempre più limitate, del pianeta Terra. E sulla necessità di salvaguardare un equilibrio fragile, da cui dipende il futuro stesso dell'umanità.

Che cosa stiamo facendo, come individui e come società, per prenderci cura del pianeta sul quale viviamo? Siamo consapevoli degli effetti, a breve e a lungo termine, causati dallo sfruttamento massivo delle risorse naturali? Questi sono solo alcuni degli interrogativi alla base della mostra Planet Book, allestita all'Orto botanico di Padova fino al 24 ottobre. Ispirata all'omonimo progetto editoriale nato dalla collaborazione fra Contrasto e l’Università degli Studi di Padova ‒ che, con la curatela di Telmo Pievani, riunisce 200 scatti d’autore commentati da studenti e studentesse dell'Ateneo patavino ‒, la rassegna volge lo sguardo alle urgenze ambientali, rese ancora più evidenti dal dilagare della pandemia.FOTOGRAFIA E AMBIENTE Inclusa nella programmazione di Risvegli, la kermesse scientifica e culturale promossa dall'Università di Padova, la mostra ruota attorno ai quattro elementi per antonomasia ‒ acqua, terra, fuoco e aria ‒ ai quali se ne aggiunge un quinto: l'essere umano, autentico ago della bilancia nel gioco di equilibri da cui dipendono le sorti del pianeta. Scienza, innovazione, sviluppo sostenibile, ma anche azioni distruttive e scarsa attitudine alla salvaguardia dell'ecosistema rientrano nella "sfera" di competenza dell'essere umano, chiamato, oggi più che mai, a compiere scelte virtuose per invertire una rotta altrimenti segnata. Gli scatti esposti all'Orto botanico di Padova mirano a risvegliare senso critico e coscienze, mettendo in luce i rischi a cui è sottoposta la Terra e chi ne abita la superficie ‒ dall'effetto serra ai cambiamenti climatici, dall'impoverimento delle risorse all'inquinamento di aria e oceani fino all'estinzione di intere specie animali. Le opere di autori del calibro di Sebastião Salgado, Matthew Abbott, Cristina de Middel, Alex Bellini, Paolo Pellegrin e Ilaria Magliocchetti Lombi diventano quindi uno spunto per riflettere su questioni non più rimandabili. [Immagine in apertura: Un gruppo di pinguni sottogola su un iceberg, Antartide, 2009. © Frans Lanting]
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