In Israele riflettori accessi su Tina Modotti, pioniera della fotografia. Succede grazie a una nuova mostra che ripercorre la vita e gli interessi della grande artista.

La storia dell'arte è costellata di figure affascinanti, che con la loro biografia tribolata e avventurosa non smettono di conquistare le attenzioni del pubblico anche a decenni di distanza. La fotografa Tina Modotti rientra senza dubbio in questa categoria. Esaltata negli ultimi anni grazie a importanti rassegne monografiche atte a rispolverarne e a celebrarne la produzione, questa pioniera della fotografia è da qualche giorno al centro di un nuovo progetto espositivo. Stiamo parlando di Tina Modotti. Here and Now. Italia 1896 – Messico 1942, in corso fino al 29 luglio negli spazi di Artspace a Tel Aviv. TINA MODOTTI TRA ITALIA E MESSICO Promossa dall’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv, e realizzata in collaborazione con l’Ambasciata del Messico in Israele, la mostra – che arriva nel Paese mediorientale dopo essere già stata parzialmente ospitata presso il Centro Saint-Bénin di Aosta – presenta in totale trentasette scatti realizzati dall'artista italiana nel corso della sua lunga esperienza in Messico. Nata nel 1896 a Udine, è infatti nel Paese sudamericano che la fotografa si afferma come autrice di rilievo del circuito nazionale, frequentando figure di spicco di quegli anni come Frida Kahlo e il marito Diego Rivera. La mostra ripercorre il cammino biografico della protagonista, identificando i temi e gli interessi principali alla base della sua ricerca – su tutti la rivoluzione e le lotte civili intraprese dalla classe operaia. UNA PIONIERA DELLA FOTOGRAFIA “Tina Modotti ama il Messico come una seconda patria e ne racconta le geografie umane e territoriali con un linguaggio inedito e contemporaneo”, si legge in una nota ufficiale. “Con talento straordinario la fotografa osserva la realtà e sviluppa una nuova sensibilità artistica che la distanzia dall'universo edonistico e costruito dei grandi maestri suoi contemporanei, e la conduce verso una forma istintiva e originale di umanità e di comprensione del mondo”. [Immagine in apertura: Tina Modotti, Portrait of Anita Brenner, 1925, Mexico, © Colección Ricardo B. Salinas Pliego]
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