"AnarcoAracnoAnacro”. È questo il nome della nuova mostra di Tomás Saraceno nell’Area monumentale della Neapolis di Siracusa. Un progetto multimediale appositamente pensato per il luogo, capace di coniugare simbolismi, tradizione, natura e archeologia.

Ormai da diversi anni Tomás Saraceno è riconosciuto come una delle voci più influenti nel mondo dell'arte contemporanea: un autore che, grazie alla sua poliedrica ricerca a cavallo tra scienze naturali e sociali, è riuscito a offrire al pubblico nuove visioni e nuovi spunti di riflessione sui problemi che affliggono la nostra Terra, fornendo, altresì, strumenti concreti per cambiare la rotta (si pensi alle ormai celebri sculture aerosolari in grado di fluttuare nell'aria senza l'ostacolo delle emissioni inquinanti).  Dopo la recente esposizione dell'artista e architetto argentino al Garage Museum of Contemporary Art di Mosca, e archiviata la grande monografica di Palazzo Strozzi del 2020, Saraceno si prepara a tornare in Italia per un progetto, come sempre, di grande fascino e trasversalità. ARTE, SCIENZA E ARCHEOLOGIA Ad accogliere l'autore sarà (a partire dal prossimo 29 luglio) l’Area monumentale della Neapolis di Siracusa, uno dei più importanti complessi archeologici del Mediterraneo. È qui, su una superficie di circa 240mila metri quadrati, che l'artista realizza il suo nuovo progetto espositivo: un percorso multimediale e site specific, creato coinvolgendo luoghi diversi del sito archeologico – noto per ospitare monumenti storici quali il Teatro greco, il Santuario di Apollo Temenite, l’Anfiteatro romano e la cosiddetta Tomba di Archimede. LE OPERE DI TOMÁS SARACENO Curata da Paolo Falcone, AnarcoAracnoAnacro – questo il titolo della rassegna, visitabile fino al prossimo 30 gennaio – presenta numerose sculture, installazioni multimediali e opere in realtà aumentata dislocate in punti distanti tra loro, con l'obiettivo di costruire un vero e proprio mondo “sensoriale e semiotico” che vive autonomamente e parallelamente rispetto ai percorsi archeologici della Neapolis. I temi affrontati in ognuno dei lavori si allineano ed estendono verso nuovi territori gli interessi da sempre al centro della ricerca dell'artista: la salvaguardia dell'ambiente e delle forme di vita autoctone, la relazione con la tradizione dalla prospettiva del presente, la centralità della storia umana e in particolare di quella occidentale, vengono analizzate attraverso figure quali il ragno e il mito classico. Il risultato è un “intreccio” (metaforico e non) di simboli, forme di vita e linee temporali che si incontrano in questo luogo storico, suggerendo nuove riflessioni sulle urgenze del nostro tempo. [Immagine in apertura: Tomás Saraceno, AnarcoAracnoAnacro © Olimpia Cavriani]
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