Nel 1961, Ugo Mulas documenta i graffiti realizzati dal grande illustratore Saul Steinberg nell’atrio della Palazzina Mayer a Milano. Andata distrutta nel 1997, l’opera murale rivive oggi negli scatti del fotografo, in mostra al Centro Italiano per la Fotografia di Torino.

Prosegue la stagione 2024 delle grandi mostre di fotografia e, in particolare, quella del circuito espositivo torinese, che quest’anno riserva grandi sorprese. Parallelamente all’ampia rassegna dedicata al sodalizio artistico tra Robert Capa e Gerda Taro, e alla mostra rivolta al Piemonte rurale negli scatti di Michele Pellegrino, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino presenta Ugo Mulas / I graffiti di Saul Steinberg a Milano. L’OPERA DI SAUL STEINBERG NELL’OBIETTIVO DI UGO MULAS Milano, 1961. Sono gli anni del boom economico, quando l’Italia si riempie di grandi sogni e ambizioni e il capoluogo lombardo diventa l’epicentro di una vita sempre più frenetica e culturalmente stimolante. Ed è in questo vivace contesto che uno dei disegnatori più brillanti del Novecento, l’indimenticabile "matita" del New Yorker Saul Steinberg, arriva in città per realizzare un monumentale graffito nell’atrio della Palazzina Mayer. Una volta completato il lavoro, Steinberg chiede a Ugo Mulas di documentare il risultato: quella preziosa testimonianza è protagonista della rassegna torinese, a cura dell'Archivio Ugo Mulas e di Walter Guadagnini, e visitabile fino al 14 aprile. LA MOSTRA DI UGO MULAS A TORINO Ispirandosi alla stessa città di Milano, dove aveva vissuto prima della guerra, il disegnatore procede lavorando sull’intonaco fresco (per la prima e unica volta), popolando i muri di personaggi e allegorie personali e autobiografiche. Ugo Mulas si fa spettatore di quest’opera effimera, scattando le fotografie secondo un testo fornito dallo stesso Steinberg, in cui l’artista illustra l’iconografia, la struttura e il senso della sua opera, basata sul concetto di labirinto.  Nel 1997 la palazzina sarà ristrutturata, e l’opera murale andrà distrutta, tramandata ai posteri soltanto attraverso la serie di fotografie di Mulas. In mostra ritroviamo una selezione di circa quindici scatti, sufficienti a ricostruire nei dettagli il graffito ormai perduto. [Immagine in apertura: Saul Steinberg, Palazzina Mayer, Milano, 1962 Fotografie Ugo Mulas © Eredi Ugo Mulas. Tutti i diritti riservati. Courtesy Archivio Ugo Mulas, Milano – Galleria Lia Rumma, Milano/Napoli]
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