Il mito di Venezia protagonista di una grande mostra
ARTE
Sono trascorsi 1600 anni dalla fondazione di Venezia e Novara si appresta a ospitare una mostra da non perdere, che celebra la storia pittorica ottocentesca della città lagunare.
Venezia compie 1600 anni, una ricorrenza celebrata con diverse esposizioni e rassegne artistiche. Alle numerose iniziative in programma se ne aggiungerà presto anche una promossa dal Comune di Novara.
Stiamo parlando de Il mito di Venezia. Da Hayez alla Biennale: la grande mostra che, dal 30 ottobre al prossimo 13 marzo, racconterà lo splendore della Serenissima attraverso la pittura a cavallo tra il XIX e il XX secolo.VENEZIA E LA PITTURA
Allestita all’interno del Castello Visconteo Sforzesco di Novara, l’esposizione si avvale della curatela di Elisabetta Chiodini per riunire le opere di alcuni dei più importanti artisti che, a partire dai primi decenni dell’Ottocento, hanno operato a Venezia. Mediante il prezioso contributo di importanti collezioni private, sarà così possibile ammirare l’evoluzione di un approccio pittorico che tanto ha influenzato l’arte veneziana degli anni a venire. Oltre al grande Francesco Hayez saranno presenti in mostra pittori del calibro di Ludovico Lipparini, Antonio Zona, Ippolito Caffi e Luigi Nono. Ottanta opere animeranno le sale del Castello, descrivendo il mito della storica città lagunare.
GLI ARTISTI IN MOSTRA
Suddivisa in otto sezioni tematiche, la rassegna offrirà una panoramica esaustiva sul fermento pittorico che, nella seconda metà dell’Ottocento, ha caratterizzato l’arte veneziana. A dare il via all’itinerario sarà una sala dedicata a quello che fu considerato il genere più nobile per antonomasia, ovvero la "pittura di storia". Protagonisti assoluti di questa prima parte saranno cinque capolavori di Francesco Hayez, tra cui il suggestivoVenere che scherza con due colombe (1830), affiancati agli interventi pittorici di Lipparini, Grigoletti, Molmenti e Zona.
Spazio poi alle vedute e alla cosiddetta "pittura dal vero", esaltata dai lavori di Pietro Fragiacomo, Ettore Tito e Alessandro Milesi. Chiudono la mostra le opere di Luigi Nono (presente non solo con grandi tele ma anche con vari studi e disegni) e quelle che sanciscono la fine di un secolo e l’inizio dell'era novecentesca. Tra questi spiccano Biancheria al vento
(1901 circa) di Ettore Tito, Visione antica (1901) di Cesare Laurenti e Il Bucintoro (1902-03 circa) di Guglielmo Ciardi.
[Immagine in apertura: Guglielmo Ciardi, Veduta della laguna veneziana,
1882, olio su tela, 62 x 102 cm]