Alla Fondazione MAST di Bologna una rassegna riunisce 34 opere video di artisti di caratura internazionale: da Cao Fei a Eva e Franco Mattes. L’obiettivo? Riuscire a orientarsi in un presente in continuo cambiamento.

Il nostro presente è caratterizzato da tre elementi in costante crescita esponenziale: accelerazione, complessità e quantità. E ciò determina lo stato di “rivoluzione permanente” in cui versiamo, che spesso ci fa sentire persi e sopraffatti: questo almeno secondo Urs Stahel, curatore della rassegna Vertigo – Video scenarios of rapid changes, in mostra alla Fondazione MAST di Bologna fino al 30 giugno.LA VIDEOARTE IN MOSTRA A BOLOGNA Il progetto espositivo bolognese si propone di analizzare gli incessanti cambiamenti che travolgono la nostra era, attraverso 34 opere di videoarte di artisti di caratura internazionale. “Oggi ci troviamo a fare i conti con parametri in continua evoluzione”, spiega Stahel, “cambiamenti di proporzioni così colossali in termini di portata, velocità e qualità che non siamo più in grado di comprenderli, e nemmeno riusciamo a reagire in maniera adeguata”. E aggiunge: “Il più delle volte ci sentiamo storditi, insicuri e smarriti: la vertigine – intesa nel senso più ampio come incertezza, ottenebramento, mancanza di chiarezza e capogiro – è divenuta la nuova normalità”.LA “VERTIGINE” DELL’ERA CONTEMPORANEA Per analizzare questa “vertigine” da cui la retrospettiva prende il titolo, il percorso espositivo organizza la realtà che ci circonda in sei aree tematiche: processi produttivi, commercio, contratto sociale, comunicazione, comportamento e ambiente naturale. Ognuno di questi ambiti, infatti, è stato radicalmente modificato negli ultimi anni dal progresso tecnologico e dal sistema capitalista. Ogni sezione viene approfondita da una serie di opere rappresentative: ad esempio, con la serie di video The Bots, Eva e Franco Mattes (unici italiani in mostra) affrontano il tema della censura e della circolazione di contenuti critici sui social. In 15 hours l’artista Wang Bing segue una tipica giornata lavorativa in una fabbrica di vestiti in Cina, mentre il film Asia One di Cao Fei è ambientato nei magazzini di una grande azienda di commercio elettronico. Analizzando i cambiamenti nel comportamento umano, abbiamo opere come The Rise di Nina Fischer & Maroan el Sani, in cui seguiamo un giovane manager nella scalata frenetica e metaforica di un grattacielo (solo per scoprire che qualcuno è già arrivato in cima). [Immagine in apertura: Cao Fei, Asia One, 2018. Film still © Cao Fei. Courtesy of the artist, Vitamin Creative Space and Sprüth Magers]
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