Già sperimentato in passato con straordinario successo di pubblico, il progetto “The obliteration room” di Yayoi Kusama si prepara al debutto nella Turbine Hall della Tate Modern di Londra. Una mostra partecipativa, che invita il pubblico a sostituirsi alla celebre artista giapponese.

Che Yayoi Kusama avesse un'ossessione per le fantasie a pois non è certo una novità. Mai però si era spinta al punto da invitare il pubblico a sostituirsi alla sua figura, trasformando un grande spazio abitativo attraverso l'applicazione dei suoi inconfondibili “puntini colorati”.Succederà presto alla Tate Modern di Londra, per quella che si preannuncia una delle mostre più attese dagli appassionati di arte contemporanea. Un progetto ambizioso, già esposto qualche anno fa alla Queensland Art Gallery di Brisbane, in Australia, e pronto a essere ripetuto negli spazi dell'istituzione inglese a partire dal prossimo 23 luglio.IL PROGETTO DI YAYOI KUSAMA ALLA TATENata a Matsumoto nel 1929, e protagonista di una vita al limite del romanzesco (splendidamente raccontata nel fumetto di Elena Macellari dal titolo Kusama. Ossessioni, passioni, arte), l'artista ha infatti pensato di invitare il pubblico a essere parte attiva del processo creativo.Entrando nella Turbine Hall del museo, i visitatori si troveranno di fronte un grande spazio bianco: un appartamento estremamente minimale, con arredamenti e oggetti senza tracce di colore. L'obiettivo, appunto, è che gli stessi frequentatori della mostra riempiano poltrone, mobili e pareti con una serie di sticker tondi e multicolore gratuitamente distribuiti. In questo modo, proprio come avviene nella ricerca della Kusama, migliaia di punti di varie dimensioni invaderanno ogni superficie dello spazio, ricreando un luogo di gioco e ripetizione: due concetti decisamente cari all'artista giapponese, che ha fatto della reiterazione di forme e motivi la sua cifra stilistica principale.UNA MOSTRA PER TUTTIVisitabile fino al 29 agosto, la mostra – dal titolo The obliteration room – è parte del programma educativo della Tate Modern, e si rivolge pertanto a visitatori di tutte le età, che si tratti di bambini, adulti e famiglie. L'ennesima prova di forza di un'autrice che, rimasta all'oscuro per lungo tempo, è riuscita negli ultimi anni a conquistare il cuore di moltissimi appassionati d'arte.[Immagine in apertura: Yayoi Kusama, The Obliteration Room 2002 – present at Tate Modern, 2012 © Tate photography]
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