Per la prima volta a Roma i progetti di Yves Saint Laurent come costumista
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Tra i più influenti stilisti del Novecento, Yves Saint Laurent iniziò fin da bambino ad apprezzare il teatro. Alla Fondazione Nicola Del Roscio di Roma, una mostra esplora il suo lavoro come costumista fino agli anni Settanta: esposti circa sessanta disegni, che svelano una parte della sua produzione fin qui meno nota al pubblico italiano.
Universalmente riconosciuto tra i punti di riferimento della moda del XX secolo, Yves Saint Laurent ha sempre coltivato un amore profondo per il teatro. Il suo interesse per le arti performative è stato influenzato da esperienze che hanno rivoluzionato il suo approccio al mondo dello spettacolo. Lo stesso Christian Dior, suo primo mentore, lo incoraggiò a esplorare l'universo artistico attraverso il teatro, i concerti e le esposizioni. Una curiosità che si tradusse in una straordinaria passione, finalmente approfondita in Italia dalla mostra En Scène. Yves Saint Laurent. Costumi e scene per balletto, teatro e music-hall, allestita alla Fondazione Nicola Del Roscio di Roma fino al 7 marzo 2025.A ROMA UNA MOSTRA GETTA NUOVA LUCE SU YVES SAINT LAURENTÈ soltanto il 1950 quando a Oran, sua città natale in Algeria, il giovane Saint Laurent assiste a una rappresentazione de L’école des femmes di Molière della compagnia Louis Jouvet. Questo primo incontro con il teatro lo segnerà profondamente; a colpirlo sono soprattutto i costumi e le scenografie disegnate dal pittore Christian Bérard, che diventa per lui una sorta di idolo. La mostra si concentra sul contributo di Saint Laurent come costumista e scenografo, mettendo in risalto la sua padronanza nel combinare colore, luce e movimento per creare costumi destinati ad accompagnare gli artisti sul palcoscenico: disegni, bozzetti e schizzi di scena, esposti per la prima volta a Roma in un allestimento unitario, svelano al visitatore questo legame d'elezione. Realizzata in collaborazione con il Musée Yves Saint Laurent di Parigi e il Musée Yves Saint Laurent di Marrakech, la mostra – curata da Stephan Janson – porta nella Capitale i modelli realizzati dal 1959 fino agli anni Settanta.I COSTUMI DI YVES SAINT LAURENT PER IL BALLETTO E IL TEATROIl debutto di Yves Saint Laurent come costumista venne ufficialmente sancito dalla collaborazione con Roland Petit, che gli commissionò i primi costumi per il balletto Cyrano nel 1959. Nel corso degli anni Sessanta, Petit lo aiuterà a superare il licenziamento da Dior, sostenendolo al momento della nascita della sua prima casa di moda nel 1962 con l'affidamento della realizzazione dei bozzetti per otto balletti in soli due anni. Da quel momento in poi, il grande couturier non ha mai smesso di produrre costumi per il mondo dello spettacolo: le sue creazioni sono state indossate da personalità del calibro di Maya Mikhailovna Plisetskaya (per la quale ballare con un costume Saint Laurent era un aiuto prezioso per entrare nel personaggio) e Catherine Deneuve (che attribuì ai costumi di Saint Laurent per Belle de jour un ruolo fondamentale per entrare in sintonia con il suo personaggio).[Immagine in apertura: Bozzetto dei vari costumi per la regina negli atti I, II e III dello spettacolo L'Aigle à deux têtes di Jean Cocteau, diretto da Jean-Pierre Dusseaux al Théâtre de l'Athénée - Louis Jouvet, 1978. Matita di grafite e matita colorata su carta. 54,2 x 55 cm. © Fondation Pierre Bergé — Yves Saint Laurent]