Comincia a comporsi il panorama delle mostre in arrivo nel 2024. A Parigi, a partire dal prossimo 9 febbraio, un'esposizione renderà omaggio alle creazioni senza tempo di Yves Saint Laurent, indagando il tema della trasparenza come espressione artistica nello stile del celebre stilista.

"Da tempo lavoro con tessuti diafani. L'importante è mantenere la loro natura misteriosa.... Penso di aver fatto del mio meglio per la liberazione delle donne. Ho creato abiti perfettamente in sintonia con il Ventunesimo secolo". Così l'indimenticabile Yves Saint Laurent commentava la sua attenzione per la trasparenza delle stoffe. Ed è proprio questa caratteristica a essere protagonista della mostra Sheer: The diaphanous creations of Yves Saint Laurent, che animerà il museo a lui dedicato a Parigi dal prossimo 9 febbraio al 25 agosto 2024. La rassegna rappresenta la seconda “tappa” di un progetto avviato al Museum of Lace and Fashion di Calais. A cura di Anne Dressen, l'imminente progetto parigino si avvale dell’allestimento dell’architetta Pauline Marchetti.LE TRASPARENZE DI YVES SAINT LAURENT IN MOSTRA A PARIGI La trasparenza, il “diafano”, la limpidezza e la lucidità sono parte integrante del "vocabolario" di Yves Saint Laurent, che iniziò a utilizzare materiali come chiffon, pizzo e tulle nel 1960. Quasi in contraddizione con il concetto stesso del “vestire” (ovvero coprire il corpo), la trasparenza viene utilizzata dal couturier in un abile gioco tra presenza e assenza. La retrospettiva affronta, in questa chiave, il tema della nudità e del corpo femminile, a partire da capi d’abbigliamento che hanno fatto la storia – come ad esempio la prima camicetta “topless” dalla collezione primavera/estate 1968.ARTE E MODA NEL SEGNO DELLA TRASPARENZA Il percorso espositivo si articola in cinque sezioni tematiche, a cominciare da quella che delinea una panoramica su una moltitudine di capi in organza, tulle, mussola e in altri tessuti che hanno permesso al designer di sperimentare diversi gradi di trasparenza. Si passa quindi al capitolo seguente, in cui il corpo della donna viene gradualmente svelato con abiti che utilizzando pizzo e tulle sembrano capaci di rendere quasi "astratte" alcune parti del corpo. Al piano superiore del museo parigino protagonisti sono il movimento e la fluidità assicurati da questi tessuti morbidi; il focus conclusivo è quindi affidato ai vestiti da sposa. In esposizione non mancano accessori, schizzi, fotografie, motivi su carta da lucido che mostrano il processo creativo dell’artista, e persino i suoi disegni ispirati a Francisco Goya; presenti anche i riferimenti agli altri artisti, moderni e contemporanei, che hanno affrontato il tema della trasparenza, come Anne Bourse, Loïe Fuller nelle pellicole dei fratelli Lumière, Man Ray e Francis Picabia.[Immagine in apertura: Robe du soir portée par Ewa Meissner. Collection haute couture automne-hiver 1991. Photographie de Claus Ohm. © Yves Saint Laurent © Claus Ohm – DR]
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