Tre eventi per conoscere l'arte contemporanea ucraina
ARTE
MAXXI, Castello di Rivoli e Triennale Milano. Le tre istituzioni culturali di Roma, Torino e Milano celebrano l'arte contemporanea ucraina. Una serie di iniziative per conoscere gli artisti più promettenti del Paese e riflettere sugli eventi bellici da una prospettiva differente.
Continua l'avanzata dell'esercito russo
in Ucraina, dove aumenta il numero delle città sotto assedio, così
come quello delle vittime che stanno pagando con la vita il prezzo di
questa invasione. In una situazione così drammatica, che al momento
non sembra migliorare (nonostante i diversi colloqui intrapresi per
cercare una strada diplomatica che ponga fine alla barbarie), il
mondo della cultura prova a fare la sua parte.
Proprio in questi giorni, nel nostro
Paese, alcune delle istituzioni più rilevanti sul territorio
nazionale hanno avviato una serie di eventi a tema, con l'obiettivo
di fare luce e riflettere sul conflitto dando voce agli artisti
provenienti dalle zone di lotta. Un calendario di iniziative che
ha preso il via il 9 marzo con il primo appuntamento della serie
di talk Planeta Ukrain, in cartellone alla Triennale di
Milano.
IL PROGRAMMA DI TRIENNALE MILANO
Presentato e moderato dal presidente di
Triennale Milano Stefano Boeri, l'incontro (interamente disponibile
online) ha coinvolto numerosi artisti e operatori culturali ucraini,
chiamati a confrontarsi sui temi del presente in vista dell'apertura del Padiglione dell’Ucraina alla 23ª Esposizione Internazionale.Unica istituzione culturale
internazionale a far parte dal 1928 del BIE Bureau International des
Expositions, Triennale Milano ha infatti garantito la presenza
del Padiglione dell’Ucraina alla manifestazione, guidata
quest'anno dal tema Unknown Unknowns. An Introduction to
Mysteries.
“In un momento così drammatico,
crediamo che un’istituzione culturale come Triennale possa svolgere
un ruolo di antenna ricevente e trasmittente tra quanto accade in
Ucraina e le voci della cultura ucraina presenti in Italia e nel
mondo, permettendo così quello scambio di opinioni e informazione
tra le culture e loro istituzioni internazionali che proprio la
guerra in corso rischia di interrompere bruscamente”, ha
dichiarato Boeri. I prossimi appuntamenti, curati dallo scrittore
Gianluigi Ricuperati con l'attrice Lidiya Liberman e la pianista
Anastasia Stovbyr, saranno cadenzati nel corso delle settimane future, in vista della data di inaugurazione
dell'Esposizione Internazionale (in programma il 20 maggio).
VIDEOARTE UCRAINA AL CASTELLO DI RIVOLI
Apre invece il 10 marzo, al Castello di Rivoli, la rassegna Una
lettera dal fronte, curata dall’artista Nikita Kadan e Giulia
Colletti. Una rassegna “flash”, che occuperà le sale del museo
torinese per soli tre giorni. Fino al 13 marzo il pubblico avrà
l'occasione di conoscere la produzione filmica di alcuni degli
artisti e videomaker ucraini più apprezzati del presente. Si tratta
di artisti “attualmente bloccati nelle città sotto assedio
oppure rifugiatisi nelle zone di frontiera o nei Paesi limitrofi”,
come si legge nel comunicato stampa, e che hanno scelto di prendere
parte all'evento per raccontare, attraverso la forza delle immagini,
i sentimenti che animano il loro popolo. Tra gli autori coinvolti
figurano Yuri Leiderman, Dana Kavelina e Alina Kleytman – nomi che
ai più suoneranno nuovi, e che anche per questo è opportuno
conoscere, per avere uno sguardo inedito sugli argomenti che animano queste giornate.
“Maggiori sono le distanze, più
ci sentiamo uniti nella nostra richiesta di fermare l’aggressione
russa in Ucraina”, hanno dichiarato gli artisti partecipanti
in una nota congiunta. “Non potremmo essere più solidali di
come lo siamo adesso, proprio in questi momenti in cui stiamo
realizzando che anni di lotte politiche rischiano di dissolversi e
andare in fumo. La selezione delle opere filmiche e delle immagini in
movimento presentate in questa occasione non parlano strettamente del
conflitto in atto. Si tratta piuttosto di testimonianze degli sforzi
fatti (o che pensavamo di aver fatto) per impedire che il conflitto
si inasprisse. Queste opere possono essere lette come un presagio
della catastrofe evidente e inevitabile, che troppo spesso nella
storia dell’Ucraina è stata tangibile”. Le proiezioni
saranno trasmesse in presenza al Castello di Rivoli dal 10 al 13
marzo e, a partire dall’11 marzo, anche sulla pagina Cosmo
Digitale del Castello di Rivoli.
LA MOSTRA-FLASH AL MAXXI DI ROMA
Punta invece i riflettori sulla nuova
pittura ucraina la mostra Ukraine. Short Stories, in apertura il 10 marzo al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI
secolo di Roma. Curata da Solomia Savchuk, Head of Contemporary Art
al Mystetskyi Arsenal di Kiev, la rassegna prende spunto dal progetto
avviato più di dieci anni fa dalla Fondazione Imago Mundi. A partire
dal 2006 , infatti, la fondazione ha coinvolto migliaia di artisti di
differenti nazioni, chiamati a realizzare una serie di opere su tela
in piccolo formato. Così è stato nel 2014 per l'Ucraina.
La mostra presenta 140 opere di giovani
artiste e artisti nazionali, scelti per confrontarsi con il supporto
in maniera libera, sia in termini tecnici che concettuali. I vari
lavori, con la loro vasta gamma di stili e linguaggi, diventano
pertanto i “tasselli” creativi di un grande mosaico che è
l'Ucraina di oggi. Fra gli autori coinvolti nel progetto troviamo
Alevtina Kakhidze, Vlada Ralko e Illya Chichkan. Il percorso
espositivo sarà visitabile fino al 20 marzo.
[Immagine in apertura: Yaroslav Futymsky, Flag is burning (la bandiera sta
bruciando), 2019, colore, suono, 1:51 min. Courtesy
l’artista]