Il 2025 sarà certamente un anno molto interessante per gli appassionati di fotografia, grazie a un ricco calendario di esposizioni di alto profilo allestite in diverse città italiane. Dalle retrospettive dedicate ad alcuni dei più importanti maestri del Novecento, alle mostre che permetteranno di scoprire le nuove tendenze della fotografia contemporanea, il panorama espositivo indaga stili, generazioni e approcci alla fotografia.

Quali sono le mostre di fotografia da non perdere nel corso del 2025? L'Italia si conferma un punto di riferimento assoluto per l'arte dello scatto, grazie a un'offerta espositiva di altissimo livello: le esposizioni in programma nel 2025 rappresenteranno un'occasione unica per approfondire la conoscenza di questo linguaggio artistico. Dalla sensibilità sociale di Italo Zannier alla frammentazione visiva nei mosaici di Maurizio Galimberti, passando per le immagini senza tempo di Robert Mapplethorpe e gli scatti iconici di grandi maestri come Guido Guidi e Mario Giacomelli ecco una selezione che include cinque segnalazioni.LA MOSTRA SULLA FOTOGRAFIA DI ITALO ZANNIER A PORDENONELa Galleria Harry Bertoia di Pordenone rende omaggio a una figura chiave della fotografia italiana dell’ultimo secolo attraverso la mostra Italo Zannier. Io sono io. Per la prima volta viene esposta organicamente la moltitudine di esperienze che nel corso degli anni ha dato forma all’opera dell’intellettuale, docente e artista friulano. La retrospettiva, visitabile fino al 4 maggio 2025, ripercorre le tappe fondamentali della carriera del fotografo, i cui scatti ha saputo raccontare con occhio critico i cambiamenti del territorio del Friuli e del tessuto sociale di una regione di confine nel contesto italiano del Novecento. Uno dei punti di maggiore interesse del percorso di visita sono le Diacronie, una doppia serie di scatti realizzati da Italo Zannier a venti anni di distanza, con l’obiettivo di testimoniare l’evoluzione del paesaggio e della società tra passato e presente.L'ARCHIVIO DI GUIDO GUIDI AL MAXXI DI ROMAResterà aperta fino al 20 aprile 2025 Guido Guidi. Col tempo 1956 – 2024, in corso al MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo. La grande retrospettiva si sofferma sull’opera dell’83enne fotografo cesenate, considerato uno degli antesignani della rivoluzione del linguaggio fotografico avvenuta nella seconda metà del Novecento. Guido Guidi ha reinventato le modalità di lettura e rappresentazione visiva del paesaggio, trasformando gli spazi quotidiani in luoghi densi di significato. L'archivio dell’artista, a Ronta di Cesena, rappresenta l’originale punto di partenza per un viaggio espositivo che ripercorre le tappe fondamentali della sua carriera fotografica. Partendo dai primi lavori sperimentali, in bianco e nero, per approdare alle ricerche sul paesaggio e all'architettura d'autore degli ultimi decenni, la retrospettiva romana segue un doppio filone di indagini: contrappone 40 sequenze fotografiche, assemblate dallo stesso autore come una presentazione dei suoi lavori più rappresentativi, a una serie di teche che custodiscono materiali d'archivio, a testimonianza dell’approfondito lavoro di ricerca svolto da Guidi come parte essenziale del suo processo creativo.NEL 2025 SENIGALLIA CELEBRA I 100 ANNI DI MARIO GIACOMELLI La città di Senigallia, in provincia di Ancona, rende omaggio a Mario Giacomelli, uno dei suoi figli più illustri, con la mostra La Camera Oscura di Giacomelli, ospitata nelle sale di Palazzo del Duca fino al 6 aprile. Evento di punta del programma di celebrazioni organizzate per il centenario della nascita del grande artista, nato nel 1925, l'esposizione curata da Katiuscia Biondi Giacomelli approfondisce i temi chiave della poetica di uno dei più importanti fotografi italiani del Novecento. Le opere sono disposte secondo otto sezioni tematiche, introdotte da un’installazione multimediale che riproduce il suo flusso creativo. Come suggerito dal titolo della mostra, il cuore del percorso espositivo è la ricostruzione della camera oscura di Giacomelli, luogo dalla forte carica simbolica. Attorno a esso sono allestite circa cento fotografie originali, che nel loro insieme testimoniano la rilevanza assoluta di un artista che ha saputo indagare l’animo umano guardando attraverso il suo obiettivo fotografico.LA FOTOGRAFIA DI ROBERT MAPPLETHORPE IN MOSTRA A VENEZIASarà l’appassionante confronto tra l’immaginario classico e l’estetica di uno dei grandi esponenti della fotografia contemporanea ad animare il panorama espositivo lagunare nei prossimi mesi, grazie alla mostra Robert Mapplethorpe. Le forme del classico. In programma dal 10 aprile al 23 novembre presso Le Stanze della Fotografia di Venezia, la mostra presenta oltre 200 scatti del grande fotografo statunitense per indagare il suo incessante lavoro di rilettura e reinterpretazione delle forme della statuaria antica. Saranno così ripercorse tutte le fasi della carriera di Robert Mapplethorpe, dai primi lavori, risalenti alla fine degli anni Sessanta, a una selezione di autoritratti e ritratti di personaggi iconici, tra cui Truman Capote, Richard Gere, Susan Sontag e Patti Smith. Immancabili le sue celebri fotografie di nudi, maschili e femminili, in cui i corpi sono caratterizzati da una perfezione formale assoluta per esaltare i valori classici di forza, sensualità e simmetria.NEL 2025 LA MOSTRA DEI "MOSAICI FOTOGRAFICI" DI MAURIZIO GALIMBERTIIn concomitanza con la mostra dedicata a Mapplethorpe, Le Stanze della Fotografia ospitano anche, dal 10 aprile al 27 luglio 2025, la retrospettiva Maurizio Galimberti tra Polaroid/Ready Made e le lezioni americane di Italo Calvino. L'esposizione, allestita al primo piano del centro fotografico veneziano, promette di esaminare la parabola creativa di Galimberti, fotografo apprezzato a livello internazionale tanto per i suoi ritratti di celebrità del calibro di Taylor Swift, Umberto Eco e Johnny Depp, e per i suoi lavori dedicati città come New York, Parigi, Milano e Roma. Attraverso sei sezioni tematiche, la mostra veneziana illustra la carriera del fotografo comasco, classe 1956, con opere che “non mirano a riprodurre fedelmente la realtà, ma sono l’esito di un’indagine del visibile, un’operazione di scomposizione del mondo che trova nella fotografia lo strumento ideale”, come ha evidenziato il curatore della retrospettiva, Denis Curti.[Immagine in apertura: MAXXI, Guido Guidi. Col Tempo - San Vito 2007. Photo Guido Guidi Collezione Fotografia MAXXI Architettura e Design contemporaneo]
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