La Triennale di Milano apre le sue porte per omaggiare il fotografo Giovanni Gastel con due importanti mostre, che approfondiscono la poetica del grande autore recentemente scomparso.

A quasi un anno dalla sua prematura scomparsa, Giovanni Gastel viene ricordato dalla sua amata Milano con ben due rassegne espositive. Grazie a una padronanza estrema del mezzo fotografico, unita a una sensibilità fuori dal comune, nell’arco della sua carriera Giovanni Gastel è riuscito a immortalare alcune icone del nostro tempo, catturandone l’essenza. Con l'intento di ripercorrere la carriera del celebre fotografo, la Triennale di Milano inaugura oggi, 1° dicembre, due mostre visitabili fino al prossimo 13 marzo. Come afferma il Presidente dell’istituzione meneghina, Stefano Boeri: “Giovanni Gastel è stato un sofisticato ritrattista del mondo. Non solo visi, ma corpi, mode, gioielli, tessuti, ambienti. Con un sorriso, faceva sembrare facile il gesto infallibile e preciso di un grande fotografo. Il suo lavoro si è intrecciato più e più volte con i percorsi di Triennale, cui aveva regalato idee, progetti e ispirazioni. Con queste due mostre la nostra istituzione rende il primo doveroso omaggio a questo genio generoso e scanzonato che Milano e l’arte hanno perso, troppo presto”. I RITRATTI DI GIOVANNI GASTEL ALLA TRIENNALE DI MILANO Si intitola The People I Like la rassegna che, in collaborazione con il museo MAXXI di Roma, pone l’attenzione sui numerosi incontri che hanno caratterizzato la vita professionale di Gastel: un corpus di oltre duecento scatti restituiscono al pubblico i volti e i sogni di alcuni dei più influenti personaggi del mondo dello spettacolo, dell’arte, della musica, dello sport e della politica. Fra i tanti soggetti spiccano figure come Barack Obama, Bebe Vio, Vasco Rossi, Ettore Sottsass, Monica Bellucci, Roberto Bolle e il critico Germano Celant. A cura di Uberto Frigerio, l’esposizione mira a rivelare non solo l’identità dei soggetti immortalati ma, soprattutto, la loro interiorità attraverso una serie di immagini in grande formato perlopiù in bianco e nero. LA MOSTRA DI GASTEL DEDICATA AI GIOIELLI Parallelamente all’esposizione di ritratti, la Triennale di Milano ospita anche un’altra iniziativa dedicata alla memoria del grande fotografo: I gioielli della fantasia.  Realizzata in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, la rassegna presenta uno dei primi lavori che hanno contribuito alla notorietà di Giovanni Gastel. Si tratta di un progetto commissionato nel 1991 dalla Daniel Swarovski Corporation per un libro e una mostra di gioielli del XX secol, entrambi curati da Deanna Farneti Cera. Al centro del progetto espositivo ci sono venti fotografie nelle quali i gioielli vengono immaginati e reinterpretati dallo sguardo di Gastel, affiancando la preziosità delle gemme con la bellezza dei corpi che le “indossano”. Concepita come una mostra itinerante (che per sei anni ha fatto tappa in importanti musei di arte applicata quali il Victoria and Albert Museum di Londra o il Museum Bellerive di Zurigo), l’esposizione si avvale della generosa donazione che il fotografo Lanfranco Colombo ha fatto alla Regione Lombardia. [Immagine in apertura: Giovanni Gastel, I gioielli della fantasia, 1991. Dal progetto della Daniel Swarovski Corporation © Eredi Giovanni Gastel - Regione Lombardia / Museo di Fotografia Contemporanea, Milano-Cinisello Balsamo]
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