Firmate da Nunzio, Andrea Branzi, Grazia Toderi, David Tremlett, Mario Ceroli, Carol Rama, Fabio Viale, Yuri Ancarani e altri autori del panorama contemporaneo, le opere realizzate nelle varie edizioni della Biennale Internazionale di Scultura di Carrara sono confluite nel rinnovato allestimento del mudaC | museo delle arti Carrara. 

Città storicamente legata all'attività di estrazione e lavorazione del pregiato marmo, Carrara vanta varie sedi espositive e museali, fra cui il CARMI. Dedicato all'arte contemporanea e ai suoi linguaggi, il mudaC | museo delle arti di Carrara occupa dal 2012 i seicenteschi ambienti dell’ex Convento di San Francesco e riunisce una collezione di opere eseguite nel XX e XXI secolo da artisti di rilievo nazionale e internazionale. A partire dalla prima metà del 2020 è rimasto chiuso al pubblico per consentire lo svolgimento dei lavori di riallestimento della sua prestigiosa raccolta, che include lavori realizzati nelle varie edizioni della Biennale Internazionale di Scultura di Carrara, istituita nel 1957, e recenti acquisizioni.IL PROGETTO DI ALLESTIMENTO DELLO STUDIO STARTT Cofondatori di STARTT, studio di architettura e trasformazioni territoriali con sede a Roma, gli architetti Simone Capra e Dario Scaravelli si sono occupati della progettazione dell'intervento a carattere museografico ultimato nella città d'arte toscana, condotto con la direzione scientifica della direttrice Laura Barreca. "Come progettisti ci siamo immedesimati nella figura del civil servant: l’obiettivo primario all’interno di un budget limitato è stato di restituire spazi flessibili e attrezzature al piano terra per gli usi della comunità artistica e della cittadinanza di Carrara", raccontano. "In conseguenza di questa scelta abbiamo riorganizzato tutti i percorsi museali, concentrando poi la spesa sugli ambienti dove riallestire la collezione permanente e far interagire la bellezza delle opere d’arte con la spazialità della fabbrica storica”, precisano Capra e Scaravelli. MARMO E ARTE CONTEMPORANEA A CARRARA Le opere riallestite, che portano la firma anche di Nunzio, Andrea Branzi, Grazia Toderi, David Tremlett, Mario Ceroli, Carol Rama, Fabio Viale e Yuri Ancarani, possono essere ora fruite da visitatori per "famiglie figurative". L'itinerario proposto intende incentivare una "relazione attiva" con gli spazi museali, in passato sede del CAP-Centro Arti Plastiche. Le colonne del loggiato, ad esempio, definiscono una scansione ritmica alla quale si adeguano i bassorilievi incisi su grandi lastre marmoree della collezione Disegnare il marmo (2004). Analogamente le sculture verticali in marmo bianco e nero della collezione vengono messe in dialogo con gli elementi scultorei inglobati nel muro seicentesco del loggiato. Un'impostazione attenta all'identità dell'edificio storico, dalla quale scaturisce una forma di incontro fra manufatto architettonico e creazioni marmoree dei grandi artisti del nostro tempo. [Immagine in apertura: mudaC | museo delle arti Carrara, vista del nuovo allestimento dell'esposizione permanente © Photo by Aldo Amoretti]
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