A Milano un murales per i 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni

Primo romanzo storico della letteratura italiana, I promessi sposi è senza dubbio l’opera più celebre di Alessandro Manzoni. Con un’avvincente narrazione fatta di passioni, intrighi e duelli, quella tra Renzo Tramaglino e Lucia Mondella è tra le storie d’amore più rappresentative della cultura del nostro Paese. Nell’anniversario dei 150 dalla morte dello scrittore, un murale sul ponte Guido Crepax a Milano rende omaggio alla sua memoria. E quali protagonisti potevano rappresentare al meglio l’eredità lasciata ai lettori, se non proprio quelli del suo lavoro più amato?IL MURALE PER I 150 ANNI DALLA MORTE DI MANZONI Dopo i murales dedicati a Dante Alighieri (sulla parete adiacente del ponte) e a Leonardo da Vinci, Milano rende omaggio al “suo” Alessandro Manzoni. I personaggi de I promessi sposi – Don Abbondio, l'Innominato, Federico Borromeo, la monaca di Monza e i due innamorati – si stagliano sul muro che sorregge il ponte, a pochi metri dalle acque del Naviglio Grande. L’opera urbana, che racconta una pagina della cultura milanese e italiana riqualificando uno spazio altrimenti inutilizzato del Municipio 6, è stata realizzata dagli artisti dell’associazione culturale We Run the Streets.ALESSANDRO MANZONI E LA “SUA” MILANO L’opera si basa infatti su un bozzetto progettato da Mario Jin, artista del collettivo, insieme a Letizia Stefanucci. Jin ha poi eseguito il lavoro al fianco di Fosk e Kloser. “Molte delle rappresentazioni dei personaggi del romanzo”, spiegano gli artisti, “sono tratte da quadri e illustrazioni dell'opera: spicca centralmente una rivisitazione del famoso 'Bacio' di Francesco Hayez, contemporaneo di Alessandro Manzoni. L'artista visse a Milano mentre insegnava pittura all'Accademia di Brera. Per noi è un grande onore poter offrire agli sguardi e agli animi dei cittadini questo murale dedicato a un personaggio così importante per Milano e per tutta la letteratura italiana”.[Immagine in apertura: il murale dedicato ad Alessandro Manzoni a Milano. Crediti: progetto Mario Jin e Letizia Stefanucci; realizzazione Mario Jin, Fosk e Kloser]