A Milano, il Museo Bagatti Valsecchi taglia il traguardo dei trent’anni di apertura al pubblico. Per l'occasione festeggia con una serie di eventi, talk e laboratori in tutta la città. Le iniziative culminano tra il 20 e il 24 novembre, con cinque giornate all’insegna dell’eredità culturale della famiglia Bagatti Valsecchi.

Conferenze, talk, laboratori, visite guidate e concerti: il Museo Bagatti Valsecchi celebra i suoi 30 anni di apertura al pubblico con il programma di eventi intitolato Museo oltre i confini. A partire dal mese di novembre, il progetto promette di coinvolgere i cittadini di tutte le età in attività estese all'intero territorio milanese, dal centro alle periferie, consolidando anche il rapporto con i visitatori affezionati.GLI EVENTI PER I 30 ANNI DEL MUSEO BAGATTI VALSECCHINelle scuole e nelle biblioteche del capoluogo lombardo, il laboratorio Progetta la tua casa museo inviterà i bambini a cimentarsi in prima persona in un esercizio di fantasia e creatività guidato dagli operatori museali, per poi scoprire la Casa Museo e le sue collezioni. In cartellone poi un ciclo di conferenze aperte al pubblico nelle biblioteche della città (il 19 novembre alle Biblioteca di Baggio, il 20 novembre alla Biblioteca di Affori e il 22 novembre alla Biblioteca di Calvairate), mentre le celebrazioni culmineranno tra il 20 e il 24 novembre con cinque giorni densi di iniziative. Tra queste, si segnalano l’appuntamento con Stasera al Museo, con l’esibizione di voce e pianoforte di Giuseppe Anastasi (autore di brani di interpreti tra cui Arisa), e la conferenza dedicata alla memoria di Pier Fausto Bagatti Valsecchi, fondatore del Museo da poco scomparso. “Sono passati quasi cinquant’anni da quando abbiamo lasciato la casa in cui sono nata”, spiega Camilla Bagatti Valsecchi, Presidente della Fondazione Bagatti Valsecchi, “e trenta da quando è nato il Museo. Il percorso è stato straordinario, di crescita continua e io sono grata di aver vissuto tutte queste fasi”.LA STORIA DEL MUSEO BAGATTI VALSECCHI A MILANOErano gli anni Ottanta dell’Ottocento quando i fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi realizzarono il loro sogno di ristrutturare la dimora di famiglia: ispirandosi alle abitazioni del Rinascimento lombardo, la arredarono con dipinti e manufatti d’arte applicata del Cinquecento. Una volta completata, l'abitazione venne aperta agli amici (tanto che all’ingresso viene affisso un motto in latino che recita “sono aperta agli amici e sempre lo sarò”). E infatti, dal 1886 al 1975 furono ben 10mila le persone che ne varcarono la soglia, come documentato dal Libro degli Ospiti. Infine Pasino, figlio di Giuseppe ed erede delle collezioni d’arte di famiglia, decise di donare le collezioni d’arte rinascimentale e i manufatti raccolti dal padre e dallo zio a una fondazione appositamente costituita. Fu così che il 22 novembre 1994 aprì per la prima volta al pubblico il Museo Bagatti Valsecchi.[Immagine in apertura: Museo Bagatti Valsecchi, Sala Bevilacqua. Crediti fotografici Ruggero Longoni]
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