La prima sezione del nascente MUNDI - Museo Nazionale dell’Italiano è stata inaugurata a Firenze, nel centralissimo complesso di Santa Maria Novella. In attesa della conclusione dei lavori per la realizzazione del nuovo museo, fino al 6 ottobre prossimo sarà visitabile una mostra temporanea introduttiva, dedicata alla nascita e alle trasformazioni dell'italiano.


Si chiama MUNDI - Museo Nazionale dell’Italiano e sta nascendo all’interno del complesso di Santa Maria Novella, nel cuore di Firenze. Il suo acronimo intende richiamare le radici latine ed evocare l’idea dell’italiano come "lingua del mondo", protagonista nei secoli di scambi, intrecci, contatti con altri idiomi. Finanziato dal Ministero della Cultura – promosso dal Comune di Firenze, dall’Accademia della Crusca, dall’Accademia Nazionale dei Lincei, dall’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, dall’ASLI (Associazione per la Storia della Lingua Italiana) e dalla Società Dante Alighieri –, MUNDI rappresenta il "fiore all'occhiello" del polo multifunzionale che sta prendendo forma a due passi dalla principale stazione ferroviaria fiorentina, destinato ad acquisire forma compiuta nei prossimi anni. LE PRIME SALE DEL MUSEO NAZIONALE DELL'ITALIANO  Alla presenza del ministro della cultura, Dario Franceschini, è stata inaugurata la mostra che di fatto anticipa l'apertura del museo, attesa per il prossimo anno. La rassegna, allestita in due sale della nuova sede museale, introduce temi fondamentali della storia linguistica italiana. Adotta un criterio espositivo che caratterizzerà l'intero percorso espositivo del MUNDI: documenti provenienti da musei, archivi e biblioteche di diverse parti d’Italia sono accompagnati da contributi multimediali, interattivi e audiovisivi, come l’installazione artistica e musicale prodotta da Tempo Reale o i brani letti e interpretati dagli attori Stefano Accorsi, Glauco Mauri, Elena Sofia Ricci e Roberto Sturno. Fra le opere di pregio in mostra si segnalano un graffito pompeiano e alcune iscrizioni che attestano i cambiamenti del latino parlato e preludono alla formazione dei volgari d’Italia, un codice in cui Boccaccio, a pochi decenni dalla morte di Dante, copiò di propria mano la Commedia e quindici canzoni del Sommo Poeta. Esposti anche la Bella Copia del Vocabolario degli Accademici della Crusca, datato 1606-1610, e la sceneggiatura originale di Mamma Roma comprensiva di correzioni autografe di Pier Paolo Pasolini. Immancabile, infine, il Placito di Capua del 960, un verbale notarile in latino che è considerato l’atto di nascita della lingua italiana.OBIETTIVO 2023 PER L'INAUGURAZIONE DI MUNDI A FIRENZE "Era da tempo che si parlava di un museo della lingua italiana e la sede non poteva che essere a Firenze", ha dichiarato in occasione della presentazione dell'ala già pronta del MUNDI il ministro Franceschini. "Questo museo sarà un luogo di studio, ricerca, innovazione e si rivolgerà a studenti, studiosi e stranieri. Il valore del nostro patrimonio linguistico è straordinario e va tutelato, e questo è uno dei modi per farlo", ha aggiunto. Per il primo cittadino di Firenze, infine, MUNDI "non è un semplice museo. È un centro che utilizza linguaggi moderni e digitali per parlare al mondo, ed è anche un tributo a Dante e alla storia di Firenze". Primo e unico museo dell’italiano, una volta completato occuperà due livelli dell'ex monastero della Santissima Concezione; al percorso permanente affiancherà mostre temporanee, sezioni monografiche anch'esse temporanee (legate a temi come lingua e cucina, l’italiano del doppiaggio, la lingua dell’opera lirica). Una volta a regime, sarà sede di attività didattiche per la promozione della lingua italiana, oltre a conferenze, corsi e seminari, presentazioni di libri, concerti. [Immagine in apertura: MUNDI - Museo Nazionale dell’Italiano, Firenze. Photo Valentina Silvestrini]
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