A Firenze nuovi spazi per il Museo dell’Opera del Duomo

Nel 2015, il Museo dell’Opera del Duomo di Firenze è stato interamente rinnovato: da allora, il numero di visitatori ha registrato un incremento vertiginoso, passando da 120 mila a oltre 600 mila ingressi l’anno. Un successo che ha spinto l’Opera di Santa Maria del Fiore ad acquisire, nel febbraio 2023, lo storico Palazzo Compagni. Oggi la città si prepara a una nuova stagione di splendore culturale dando finalmente il via libera ai lavori per l’ampliamento museale.IL MUSEO DELL’OPERA DEL DUOMO DI FIRENZE SI AMPLIAL’immobile, confinante con il museo, permetterà di esporre opere finora custodite nei depositi e di offrire un percorso espositivo ancora più ricco e organico. L’espansione, infatti, non è solo una questione di spazi: è un investimento per rendere la collezione artistica sempre più accessibile e accattivante, garantendo un’esperienza intensa e completa nella storia dell'arte fiorentina. Il progetto – affidato allo studio Guicciardini & Magni Architetti, già parte del team che ha curato il restyling del 2015 – porterà il museo a un'estensione di circa 11mila metri quadrati. Le nuove aree saranno attrezzate per accogliere funzioni moderne e indispensabili: sono stati annunciati uno spazio espositivo per mostre temporanee, una sala per convegni, una caffetteria immersa in un giardino e una terrazza panoramica. Nel complesso l'operazione prevede il restauro del duecentesco palazzo, ma anche la demolizione di un edificio risalente agli anni Venti situato nel giardino: al suo posto, sarà eretta una nuova struttura concepita per non alterare l’armonia del luogo, che manterrà l’altezza del volume originale.IL NUOVO PROGETTO DI GUICCIARDINI & MAGNI ARCHITETTITra le novità più attese, spicca il percorso all’aperto che collegherà le terrazze di Palazzo Compagni al nuovo edificio nell'area verde. Da questa passeggiata sarà possibile apprezzare una vista inedita e mozzafiato sulla Cupola del Brunelleschi: fornirà, infatti, un punto di osservazione unico al mondo. “Questa operazione”, afferma Luca Bagnoli, Presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, “ha due finalità: una culturale e l’altra di responsabilità sociale sul patrimonio edilizio della città. Abbiamo acquistato un palazzo storico che era destinato, come tanti altri, al mercato immobiliare per affitti o vendita e lo restituiamo così a Firenze”. L’obiettivo è perciò chiaro: attrarre un pubblico ancora più vasto, regalando un'esperienza memorabile che consolida, una volta di più, il ruolo centrale di Firenze nel panorama artistico mondiale.[Immagine in apertura: Progetto della nuova caffetteria vista dalla terrazza. Courtesy Opera di Santa Maria del Fiore, progetto Guicciardini & Magni Architetti]