È “Science Forest” di ADAT Studio il progetto vincitore del bando internazionale per la realizzazione del nuovo Museo della Scienza di Roma. Un investimento di 75 milioni di euro per un nuovo intervento architettonico nella Capitale, a due passi da MAXXI e Auditorium Parco della Musica.

Gioca in casa ADAT Studio, realtà romana con all'attivo esperienze internazionali, che si è appena aggiudicata il concorso per la costruzione del Museo della Scienza di Roma in via Guido Reni, nel quartiere Flaminio. Il via ai lavori è previsto per il 2025 e l'investimento è di circa 75 milioni di euro. Una volta ultimato, si stima entro il 2028, il nuovo museo diventerà parte di uno dei poli culturali più fertili della città, grazie alla vicinanza con il MAXXI (che nei prossimi anni vedrà sorgere anche l’espansione Grande MAXXI) e con l'Auditorium Parco della Musica, a sua volta disegnato da Renzo Piano. IL PROGETTO DEL MUSEO DELLA SCIENZA DI ROMA Attraverso il progetto Science Forest, ADAT Studio si pone l’obiettivo di sviluppare non solo una sede museale, ma uno spazio pubblico condiviso, in cui centrale sarà l'aspetto interattivo e relazionale fra natura e uomo. L’elemento chiave dell'intervento è infatti l’attenzione per lo spazio verde, che si riflette nel maxi parco del museo, concepito come coperto e aperto al tempo stesso. “Il museo propone un grande spazio aperto al pubblico, che è contemporaneamente una piazza coperta e uno spazio domestico da frequentare anche durante gli orari di chiusura”, ha commentato la giuria presieduta dall'architetto Daniel Libeskind. Selezionata sulle oltre 70 pervenute, la proposta ha convinto la commissione per la  “chiarezza del concept di progetto che, a livello urbano, instaura un rapporto interessante con il MAXXI, attraverso un calibrato equilibrio di scala e di linguaggio architettonico, e che, a livello dell’edificio, genera un’atmosfera attraente e fortemente riconoscibile dello spazio museale”. UNO SGUARDO IN ANTEPRIMA NEL MUSEO DELLA SCIENZA Il sindaco Roberto Gualtieri spera ottimisticamente che i lavori vengano ultimati a inizio 2027 (sebbene il cronoprogramma indichi il 2028 come traguardo finale). Analizzando gli aspetti funzionali del futuro museo emerge che nel piano terra, liberamente accessibile a tutti, sono previsti la caffetteria, il punto informazioni, il bookshop e il ristorante su via Guido Reni. Non mancheranno una galleria per gli allestimenti temporanei con illuminazione zenitale; gli spazi dedicati agli uffici e alle attività di ricerca saranno invece collocati nel mezzanino. A caratterizzare il piano superiore saranno una serie di “capsule” espositive geometriche, sospese tra gli alberi del parco e connesse tra loro da corridoi vetrati. Con l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale, il lato sud della facciata dell’edificio sarà rivestito di celle fotovoltaiche. [Immagine in apertura: ADAT Studio, Science Forest. Progetto vincitore del bando internazionale di progettazione per il Museo della Scienza di Roma. Courtesy ADAT Studio e Comune di Roma]
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