Musica italiana e rivolta

La musica italiana viene spesso associata all’opera, al pop, al Festival di Sanremo, ma è stata molto di più e per un periodo durato circa vent’anni ha prodotto innovazione, avanguardia, sperimentazione, ispirando artisti di tutto il mondo e influenzando rock, elettronica, cinema, arte. Grazie a interviste e materiali di repertorio, la serie Sound Gigante – Storia alternativa della musica italiana descrive le vicende dei protagonisti di un’epoca memorabile e densa di fermento. L’episodio in onda su Sky Arte mercoledì 25 gennaio, intitolato Prima della rivolta e ritmato dalla voce narrante di Alessio Bertallot, approfondisce le origini e le conseguenze della rottura, avvenuta a cavallo degli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, tra le giovani generazioni e quello che era l’intrattenimento a loro dedicato. La rottura sarà poi sancita in modo definitivo dalle proteste del 1968, ma viene anticipata da una serie di fenomeni musicali e di costume: gli urlatori e successivamente il beat. L’ambito nel quale però la rottura è più netta e dal quale emerge gran parte dello sperimentalismo musicale è quello delle colonne sonore dei film di genere e delle library musicali.