A Nantes il maxi centro culturale in nome di Jules Verne
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Città d'origine dello scrittore francese autore di "Ventimila leghe sotto i mari" e "Il giro del mondo in 80 giorni", Nantes si sta preparando a celebrarlo in vista del bicentenario della nascita. Entro il 2028, anno della ricorrenza, dovrebbe essere realizzato un nuovo centro culturale denominato "Cité des Imaginaires", ispirato alle sue opere.
È sufficiente pronunciare il nome di Jules Verne affinché nella mente di generazioni di lettori riaffiorino dimensioni fantastiche, universi alternativi, avventure e personaggi straordinari. Autore di romanzi amatissimi, fra cui Ventimila leghe sotto i mari e Il giro del mondo in 80 giorni, che hanno ispirato trasposizioni e adattamenti al cinema, Verne era originario di Nantes, in Bretagna. Proprio qui, in un elegante edificio che risale alla fine del XIX secolo, affacciato sulla Loira, ha sede il Jules Verne Museum. In vista del bicentenario della nascita del romanziere, che cadrà nel 2028, la città francese sta lavorando al suo rilancio, attraverso l'ambizioso progetto Cité des imaginaires.A NANTES UN POLO CULTURALE ISPIRATO ALLE OPERE DI VERNE
Dopo alcuni anni di preparazione e lavoro, a settembre 2022 il Nantes Métropole Aménagement ha indetto il concorso di progettazione finalizzato allo sviluppo di un versatile centro culturale legato all'eredità e alla produzione letteraria di Jules Verne. Il complesso in questione, ribattezzato appunto Cité des Imaginaires, ospiterà al proprio interno il museo intitolato allo scrittore, ma non solo. Entro il 2028, Nantes punta infatti a dotarsi di un multiforme e innovativo polo di circa 5mila metri quadrati, caratterizzato anche da spazi per mostre temporanee ed eventi internazionali, da aree per la divulgazione, da una biblioteca; un luogo in grado di ospitare residenze d'artista e
laboratori. Alla base di questa visione progettuale c'è l'idea di riuscire ad accogliere (e stimolare) un'ampia comunità di tutte le età, composta anche da artisti, scrittori, pensatori, creatori, esploratori. Il tutto nel segno di Verne e delle discipline associabili, a vario modo, alla sua figura, come geografia, tecnologia e scienze.IL CONCORSO PER LA CITÉ DES IMAGINAIRES DI NANTES
Oltre 160 le candidature presentate nella prima delle due fasi del concorso. Gli studi partecipanti si sono misurati con il tema della ristrutturazione di un edificio esistente, anch'esso situato lungo la Loira, dalla curiosa storia: al di sotto dell'attuale facciata di colore blu, esito di un precedente recupero avvenuto negli anni Settanta, la futura Cité des Imaginaires "nasconde" una storica struttura disegnata dall'ingegnere François Hennebique (nonché "padre" del calcestruzzo armato), e costruita nel 1895. Varie le funzioni fin qui assolte dall'edificio, che è stato impiegato come mulino e magazzino, prime di divenire sede di uffici e di restare in stato di inutilizzo a partire dal 2018. A renderlo nei prossimi anni un'attrattiva meta culturale sarà uno fra i team di progettazione recentemente annunciati come finalisti del concorso. La Cité des Imaginaires porterà dunque la firma di Kengo Kuma & Associates oppure di Snøhetta o di Neutelings Riedijk Architects. Per conoscere il nome del vincitore della gara, bisognerà attendere l'inizio del 2024, mentre la conclusione dei lavori dovrebbe avvenire in tempo per le celebrazioni del 2028.
[Immagine in apertura: Nantes. Foto di Simon PALLARD su Unsplash]