A Napoli sorgerà il museo dedicato a uno dei più grandi tenori italiani
MUSICA
Il grande tenore Enrico Caruso sarà protagonista di un nuovo museo presso il Palazzo Reale della città partenopea. Un progetto in occasione dei 150 anni dalla nascita.
Nonostante sia uno dei più grandi
tenori di tutti i tempi, un museo dedicato al grande cantante Enrico
Caruso a Napoli non era ancora stato aperto. Le cose però sono
destinate a cambiare a breve: la notizia del nuovo spazio espositivo
è avvenuta il 17 febbraio a Roma alla presenza del ministro della
Cultura Gennaro Sangiuliano, del direttore generale dei Musei Massimo
Osanna e della curatrice Laura Valente, nonché di Mario Epifani,
direttore dell'edificio identificato per ospitare la nuova
istituzione: il Palazzo Reale della città partenopea.
Il museo sarà allestito presso la Sala
Dorica, al piano terra dell'edificio, e potrà contare su una
superficie espositiva di circa cinquecento metri quadrati. Non si
tratterà però di una semplice raccolta di cimeli: il lascito del
grande tenore sarà esposto grazie a un ricco corredo didattico e
a una presentazione digitale, con filmati, animazioni in 3D,
piattaforme multimediali e installazioni musicali ad
hoc. L'effetto per il visitatore sarà quello di immergersi in
una vera e propria stanza delle meraviglie accompagnati dalla voce
del maestro.
IL MUSEO DEDICATO A ENRICO CARUSO
Nel 2023 ricorrono i
centocinquant'anni dalla nascita di quello che per molti è stato il
più grande interprete lirico di tutti i tempi. Per l'inaugurazione
del Museo Caruso, prevista per il 20 luglio prossimo, vista
l'importanza del tenore nella cultura statunitense, sono state
invitate autorità d'Oltreoceano come il sindaco di New York e il
direttore del Metropolitan Opera House. Fondamentale per la riuscita
del progetto del museo napoletano è stato il supporto di Luciano
Pituello, che ha dedicato tutta la sua vita a collezionare oggetti e
cimeli relativi al grande artista. Il Fondo Pituello, attualmente
conservato nel Comune di Lastra a Signa, costituirà l'impalcatura su
cui verrà allestito il percorso espositivo: giungeranno a Napoli
costumi di scena, acquerelli colorati realizzati da Caruso stesso,
dischi e grammofoni d'epoca, spartiti originali con appunti e una
donazione di preziosissime caricature dedicate ai grandi della
musica, da Toscanini a Verdi, che rivelano il grande talento grafico
del celeberrimo tenore.
LA STORIA DI ENRICO CARUSO
Il
direttore generale dei Musei del Ministero della Cultura, Massimo
Osanna, ha dichiarato in merito: “L’allestimento
di un museo nazionale dedicato a Enrico Caruso nella Sala Dorica del
Palazzo Reale di Napoli costituisce un traguardo importante per il
sistema museale nazionale, che potrà così dare meritato risalto a
una figura rappresentativa della cultura artistica contemporanea, un
tenore riconosciuto a livello planetario, che da Napoli partì e a
Napoli ritornò dopo aver portato la sua arte in tutto il mondo”.
Il ministro della Cultura Sangiuliano ha evidenziato la relazione
complicata che il maestro ebbe con la sua città: “Caruso
ha avuto un rapporto tormentato con la propria città. Egli portò
Napoli nel mondo e ora Napoli, a centocinquant’anni dalla nascita,
risana questo vulnus onorandolo con un museo che sorge nello stesso
complesso del suo amato Teatro di San Carlo”.
[Immagine in apertura: foto di Caruso mezzobusto, 1910. Copyright A. Dupont]