Nel verde della cittadina giapponese di Miyota-machi, fra ruscelli e pini rossi, lo studio nendo ha realizzato un archivio dedicato al design e all'arte, con annessa guesthouse, usando elementi prefabbricati normalmente impiegati nell'ingegneria civile. 

Cosa accade quando tecnologie e materiali ricorrenti nell'ingegneria civile, come i sistemi di costruzione prefabbricati, vengono adottati dall'architettura? A offrire una risposta aggiornata a questo tema, affrontato anche da alcuni dei maestri della disciplina nel corso del Novecento, è oggi lo studio nendo, la società fondata dal designer giapponese Oki Sato, con sedi a Tokyo e a Milano, ampiamente attiva anche nel campo del product design. La Culvert guesthouse, realizzata nella cittadina nipponica di Miyota-machi, nella prefettura di Nagano, impiega elementi strutturali precompressi "presi in prestito" dalle moderne infrastrutture.IN GIAPPONE UN EDIFICIO A TUNNEL FIRMATO NENDO A comporre l'edificio, immerso nel verde, sono infatti quattro "tunnel" prefabbricati sovrapposti, a sezione quadrata. Una copertura, anch'essa bianca come il resto della struttura, funge da raccordo fra questi elementi e definisce con chiarezza il centro della composizione architettonica. L'edificio, potenzialmente estendibile nel corso degli anni con metodologie analoghe, riunisce due funzioni distinte. Ospita un archivio-deposito nel quale vengono conservati ed esposti arredi, oggetti di design e opere d'arte; inoltre è una guesthouse. A disposizione degli ospiti ci sono una cucina, un bagno, una camera da letto e uno studio, oltre a un contesto naturalistico di notevole impatto. L'intero complesso è calato in un ambiente tranquillo, fra deliziosi ruscelli e una fitta foresta di pini rossi.L'ARCHITETTURA SECONDO NENDO  In perfetto stile nendo, nessun dettaglio è stato lasciato al caso. Per "mitigare" l'impronta ingegneristica del complesso, sono state adottate soluzioni "d'autore" negli infissi, nelle maniglie delle porte, negli arredi interni; la piscina interna, ad esempio, è stata scavata nel pavimento, così da suggerire l'idea che la superficie dell'acqua sia allineata al piano esterno. Fra le "accortezze" si segnala anche la scelta di indurire con la resina la ghiaia della pavimentazione esterna, così da facilitare l'attraversamento degli spazi all'aperto; per farlo, nendo ha sperimentato una modalità di intervento che evita di ottenere una finitura lucida. Fra i progetti di architettura più recenti dello studio, c'è l'altrettanto sorprendente Stairway House di Tokyo, con la sua "scala da record". [Immagine in apertura: nendo, Culvert guesthouse, exterior view. Photo Takumi Ota]
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