Dagli esordi come subcultura urbana negli anni Settanta a oggi, l’influenza esercitata dall’universo hip hop sulla moda è protagonista della mostra al Museum at FIT di New York.

Cinquant'anni e non sentirli. L'hip hop nacque nel 1973, quando Clive Campbell, meglio noto in seguito come DJ Kool Herc, iniziò a usare i piatti dei giradischi per dare forma a sonorità destinate a fare epoca. Da allora la cultura e l'estetica di questo stile musicale hanno fatto presa a livello globale. Da linguaggio identitario di una comunità specifica, l'hip hop si è fatto strada a poco a poco, sino a influenzare la moda contemporanea. Se la musica si riflette nelle classifiche di ascolto, infatti, la moda rappresenta la manifestazione più concreta dell'universo hip hop: oggi il suo inconfondibile stile è citato tanto dai marchi di lusso quanto da quelli più popolari. HIP HOP E MODA IN MOSTRA A NEW YORK MFIT, il museo del Fashion Institute of Technology di Manhattan, ha organizzato la mostra Fresh, Fly, and Fabulous: Fifty Years of Hip Hop Style, aperta fino al prossimo 23 aprile: una grande esposizione per celebrare i primi, trionfali cinquant'anni dell'influenza dell'hip hop sulla moda, curata da Elena Romero ed Elizabeth Way. Tema della rassegna è fornire una chiave di lettura critica per inquadrare le caratteristiche principali dell'hip hop. A emergere da abiti e accessori in mostra sono la fantasia nel riutilizzo delle forme esistenti, la personalizzazione e l'affermazione dell'individualità in ogni aspetto estetico, a partire dagli accostamenti. Si tratta di un linguaggio profondamente connaturato alla comunità della working class emergente di origine afroamericana o di origine latinoamericana, lontanissimo dai dettami della moda eurocentrica che nel secondo dopoguerra risultava egemonica. Per molto tempo l'hip hop ha sofferto addirittura di una sorta di stigma sociale, che lo portava a essere identificato come uno stile proprio di comunità all'epoca ancora considerate ai margini della società statunitense. Oggi la mostra al MFIT testimonia una sorta di rivincita culturale a lungo attesa. LO STILE HIP HOP IERI E OGGI L'hip hop ha vissuto molte fasi e ha sempre saputo rinnovarsi seguendo le tendenze artistiche del momento, senza mai perdere la sua identità di fondo. Negli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso i campioni dell'hip hop preferivano indossare in maniera casual tendenzialmente capi oversize da mescolare con oggetti di lusso, mentre in seguito marchi di moda come Ralph Lauren, Gucci, Versace e Louis Vuitton hanno guardato con sempre più interesse all'hip hop style. In origine espressione del Black Pride, l'hip hop ha in seguito saputo rinnovarsi ispirandosi ai capi d'abbigliamento dalla moda sportiva. Oggi l'hip hop è diventato uno stile dominante, scelto e diffuso da innumerevoli celebrità. L'esposizione al MFIT affronta tutti gli ambiti della complessa galassia hip hop, e si conclude con una riflessione sull'hip hop glam, una sorta di red carpet delle più azzardate sperimentazioni proposte dalle icone fashion di oggi.[Immagine in apertura: Rolling Partners. On the Lower Eastside of Manhattan, 1984. Photo Jamel Shabazz]
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