Il collettivo multidisciplinare e internazionale teamLab, fondato dal geniale artista e scienziato giapponese Toshiyuki Inoko, apre una nuova sede a Jeddah. Ipertecnologico, immersivo, interattivo: il teamLab Borderless sarà il primo “museo senza confini” del Medio Oriente.

Fondato nel 2001 da Toshiyuki Inoko e specializzato in arte digitale e installazioni immersive multimediali, il collettivo teamLab apre il suo primo museo nella città di Jeddah, in Arabia Saudita. Il fortunato format espositivo “senza confini”, collaudato ormai in diverse sedi in tutto il mondo – da Tokyo a Shangai, passando per Odaiba, Pechino e i Paesi Bassi, solo per citarne alcune – approda finalmente in Medio Oriente. Qual è la sua caratteristica vincente? Uno spazio completamente malleabile, immersivo ed esteso, in cui i confini tra opera d’arte, architettura e spettatore, si sfumano fino a scomparire.IL MUSEO DI TEAMLAB A JEDDAHInserito nel più ampio programma di rinnovo della città promosso dal Ministero della Cultura saudita, il teamLab Borderless sorgerà sulle rive della laguna di Al-Arbaeen, e si affaccerà sul Mar Rosso e sul centro storico di Jeddah, patrimonio mondiale dell'UNESCO. Saranno oltre cinquanta i lavori interattivi e in costante evoluzione – tra cui alcune opere già conosciute come Borderless World, Athletics Forest e Future Park, e altre concepite appositamente per il nuovo spazio –, che troveranno “casa” al teamLab Borderless Jeddah: con l’approccio all’avanguardia che distingue il collettivo, le installazioni entreranno e usciranno dalle sale, mescolandosi tra loro e incontrando il visitatore, creando uno spazio interattivo e in mutamento perpetuo.IL “MUSEO SENZA CONFINI” DI TEAMLAB"Il concetto di teamLab Borderless", ha spiegato Toshiyuki Inoko, "è che tutto esiste in una continuità senza confini. E il nostro lavoro si basa sull'accumulo continuo di conoscenze umane nel corso della storia. Per questo motivo è molto significativo per noi essere in grado di aprire il teamLab Borderless a Jeddah, proprio accanto a un sito del patrimonio culturale mondiale". Il museo si lega quindi all’antichità e alle conoscenze arcaiche che hanno permesso la costruzione della stessa città. "Sperimentando teamLab Borderless", aggiunge infatti il fondatore, "ci auguriamo che le persone saranno in grado di muoversi tra il passato e il presente perfettamente interconnessi, e di immaginare un futuro ideale".[Immagine in apertura: teamLab Borderless Jeddah. CG rendering]
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