"Luci d’Artista", la celebre manifestazione che illumina le strade di Torino, giunge alla 27esima edizione e si arricchisce di due nuove opere, che resteranno accese dal 25 ottobre al 12 gennaio 2025: "Scia’Mano" di Luigi Ontani e "VR Man" di Andreas Angelidakis. La kermesse rende inoltre omaggio a Rebecca Horn, recentemente scomparsa, facendo brillare un’installazione da lei realizzata nel 1999.


Francesco Casorati, Luigi Mainolfi, Giulio Paolini, Alfredo Jaar, Joseph Kosuth, Piero Gilardi, Gilberto Zorio, Mario Merz, Daniel Buren: nel corso degli ultimi tre decenni, alcuni dei più grandi artisti della scena creativa italiana e internazionale hanno partecipato all’iniziativa Luci d’Artista, nata a Torino nel 1988 per volere dell’assessore Fiorenzo Alfieri. L’idea alla base della manifestazione, pioniera nel suo ambito e poi presa d’esempio in tutto il mondo, è quella di portare l’arte nelle strade, restituendola alla comunità: il risultato è un percorso espositivo “a cielo aperto”, che accende le vie della città con installazioni luminose capaci di arrivare al vasto pubblico.LE OPERE DI LUIGI ONTANI E ANDREAS ANGELIDAKIS PER "LUCI D'ARTISTA" A TORINOLa 27esima edizione si prepara a inaugurare due nuove opere, selezionate da un comitato d’eccezione composto da Chiara Bertola, direttrice della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino; Francesco Manacorda, direttore del Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea; e Antonio Grulli, curatore della rassegna. Il primo dei due nuovi lavori che illumineranno le strade torinesi (dal 25 ottobre al 12 gennaio 2025) è firmato dal grande Luigi Ontani. L'artista si afferma negli anni Settanta grazie ai suoi tableaux vivants, fotografie o performance in cui allestisce delle scene surreali, dove lui stesso si presenta mascherato, interpretando personaggi allegorici (come Pinocchio, Dante, San Sebastiano o Bacco). Oggi ottantenne, Ontani presenta Scia’Mano: un’opera che fa riferimento al suo lavoro su figure, immagini e concetti universali, in un tributo alla dimensione magica della città. La seconda installazione, VR Man dell’artista greco Andreas Angelidakis, rimanda all’iconografia classica della scultura greca e romana, indagando la pratica atletica come disciplina indissolubile dall’attività intellettuale e spirituale.L’OMAGGIO A REBECCA HORNA pochi giorni dalla scomparsa di Rebecca Horn, iconica artista tedesca che si è spenta a ottant'anni lo scorso 6 settembre, Luci d’Artista la ricorda accendendo, fino a domenica 15 settembre, la sua opera luminosa. È infatti nel 1999 che l’artista ha realizzato Piccoli Spiriti Blu, installata sul Monte dei Cappuccini: l’opera, restaurata nel 2022, è una delle più amate e rappresentative della manifestazione, e la sua "accensione" vuole essere un tributo da parte della città alla sua eredità artista, che continuerà a risplendere per sempre. Esponente della scena artistica femminista degli anni Sessanta nell’ambito della body art, Rebecca Horn è stata una delle figure più influenti e visionarie del panorama artistico contemporaneo. Nel corso della sua prolifica carriera ha indagato il corpo e i suoi confini attraverso la performance, ma anche con sculture cinetiche e installazioni che hanno superato le sovrastrutture e le convenzioni del "fare artistico" contemporaneo.[Immagine in apertura: Rebecca Horn, Piccoli spiriti blu. Opera permanente -Monte dei Cappuccini. Photo Gianluca Minuto]
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