La campagna di Friburgo si trasforma in una "tela" monumentale
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L’artista franco-svizzero Saype torna con un nuovo “affresco” ecosostenibile, dedicato al dialogo tra culture. Si tratta dell'opera “Bridges?”, da qualche giorno comparsa su un ampio campo d'erba della città di Friburgo.
Monumentali dipinti ecosostenibili ed effimeri, che spuntano nei più disparati punti del globo e che, dopo aver fatto la loro apparizione, si degradano in mondo naturale. Sono le creazioni dell’artista franco-svizzero Saype, noto su scala globale per i suoi “affreschi orizzontali”. Dopo l’intervento ad alta quota realizzato a 2.500 metri d’altezza sul Monte Bianco, il monumentale progetto davanti al Palazzo del Parlamento di Belfast, e i mastodontici graffiti a Rio de Janeiro parte della serie Beyond Walls, lo street artist è tornato con un nuovo affascinante progetto a cielo aperto.LA NUOVA OPERA DI SAYPE A FRIBURGOA ospitarlo è la città di Friburgo, in Svizzera. È qui, su un grande prato verde, che l'artista ha dato vita a un enorme disegno realizzato come di consueto con una vernice ecologica composta da pigmenti biodegradabili a base di carbone, gesso, acqua e proteine del latte. L'opera si intitola Bridges?, ed è stata messa a punto in occasione dei festeggiamenti per i 125 anni di Friburgo Turismo.Al centro del monumentale dipinto spicca – come spesso nelle opere dell'autore – un bambino raffigurato di spalle. Seduto a terra, il protagonista è intento a costruire con le mani un ponte: un rimando al ponte Poya cittadino, ma anche a uno dei temi che più hanno contraddistinto fino a oggi la ricerca dell'artista, ovvero quello del dialogo interculturale e del confronto tra popoli di diversa provenienza.LA STREET ART "UMANITARIA" DI SAYPELe opere di Saype non si limitano infatti a essere realizzate con materiali ecosostenibili, naturali e biodegradabili, ma portano sempre un messaggio profondo, dal carattere umanitario e sociale: dal tema dell’ecosostenibilità alla questione dei migranti, passando per la sensibilizzazione pacifista contro l’uso delle armi. Non è un caso, d'altronde, che il nome stesso dell'artista nasca come una dichiarazione d’intenti pacifista, unendo le due parole “say” e “peace”.[Immagine in apertura: SAYPE, Bridges? Fribourg. Credit SAYPE]