L’ultima opera realizzata da Gaetano Pesce, scomparso lo scorso 3 aprile, è stata appena inaugurata in piazza Municipio a Napoli. Visitabile fino al prossimo 19 dicembre, l’intervento si compone di due sculture: un tributo a Pulcinella e un gigantesco cuore rosso, che testimoniano l’affetto dell’artista per la città campana.

Napoli conferma la propria dedizione nei confronti della promozione dell’arte contemporanea, in un costante dialogo con lo spazio urbano: ne è testimone il programma di Napoli Contemporanea, il progetto voluto dal sindaco Gaetano Manfredi e curato da Vincenzo Trione che porta nella città partenopea mostre e installazioni pubbliche (e che ha già visto la partecipazioni di personalità del calibro di Antonio Marras, Michelangelo Pistoletto, Francesco Vezzoli e Marinella Senatore). Questa volta è il turno dell'artista e designer Gaetano Pesce, che in piazza Municipio realizza l’opera monumentale Tu si ‘na cosa grande, visitabile fino al prossimo 19 dicembre.L’OPERA DI GAETANO PESCE SVELATA A NAPOLIA cura di Silvana Annicchiarico, l’iniziativa vuole essere un omaggio alla memoria dello scultore ligure, scomparso lo scorso 3 aprile a New York. Quella appena inaugurata a Napoli, infatti, è la sua ultima opera: non si tratta tuttavia di un testamento creativo, ma di un atto d’amore verso la città campana e la sua cultura. L’intervento si compone di due sculture poste in dialogo fra loro: da un lato una rivisitazione dell’abito di Pulcinella che, sostenuto da una struttura metallica di ben 12 metri, si illumina di notte ed è mantenuto in equilibrio da cavi su cui spuntano fiori sintetici colorati. Dall’altro troviamo un cuore rosso di 5 metri in resina poliestere, anch’esso illuminato dall’interno, verniciato di un rosso intenso e trafitto da una freccia in metallo.IL TRIBUTO DI GAETANO PESCE ALLA CITTÀ DI NAPOLISono numerosi i temi ricorrenti nella ricerca di Pesce che, in quest’opera, vengono affrontati con spontaneità: dall’idea del femminile come motore del progetto fino all’estetica dello scarto e dell’imperfetto, passando per la scelta di materiali contemporanei, ma anche per l’attenzione al corpo e alla sua centralità fisica ed emotiva. Il cuore, in modo quasi letterale e didascalico, rappresenta l’affetto dell’artista per la città di Napoli, mentre la veste di Pulcinella non vuole solo essere un tributo alla maschera più iconica della cultura partenopea, ma anche un monumento simbolico alla forza di volontà, l’ingegno, l’ironia, il coraggio e la possibilità del cambiamento, in una sintesi perfetta tra memoria, sentimento, visione e identità.[Immagine in apertura: © Elena Padovan - Università IULM]
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