C’è ancora tempo fino al 4 settembre per visitare, a Lucca, la mostra dedicata alle monumentali sculture dell’artista Pablo Atchugarry, noto in tutto il mondo per le sue opere marmoree che sembrano librarsi verso il cielo. L’allestimento all'aperto della rassegna rimarrà visibile, nel centro storico della città, fino al prossimo 30 settembre.

A Lucca l’estate 2022 è all'insegna dello scultore uruguaiano Pablo Atchugarry , uno dei più importanti esponenti della scena artistica contemporanea internazionale. Il risveglio della Natura, questo il titolo dell'esposizione in corso nella città  toscana, riunisce quarantacinque monumentali opere, realizzate in marmo, bronzo e legno. La mostra si snoda fra un percorso diffuso all’aperto, nella storica cerchia muraria cittadina, e uno indoor, in due distinte sedi espositive – il Palazzo delle Esposizioni e la Chiesa Dei Servi.LA MOSTRA ALL’APERTO DI PABLO ATCHUGARRY A LUCCA Curata da GianGuido Grassi, e organizzata dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca, dalla Fondazione Lucca Sviluppo e dall’Associazione Start – Open your eyes, la mostra punta a mettere in dialogo le sculture dell’artista con il patrimonio storico e artistico della città toscana di origini preromane. Cinque sono infatti le opere in esposizione all’aperto, fino al prossimo 30 settembre, nel centro storico cittadino: in piazza San Martino, piazza Antelminelli, piazza San Michele (l’antico foro), presso Porta San Pietro e sulle antiche mura in corrispondenza del baluardo di San Frediano.LE OPERE IN MARMO, BRONZO E LEGNO DELLO SCULTORE URUGUAIANO La rassegna prosegue indoor: una selezione di opere in marmo bianco di Carrara, nero del Belgio e rosa del Portogallo, insieme ad alcuni bronzi, sono ospitate, con ingresso gratuito, nel Palazzo delle Esposizioni. Inoltre, nella Chiesa dei Servi, un’antica struttura ricostruita alla fine del 1300, sono allestite dieci opere lignee presentate dall'autore di Montevideo in anteprima assoluta. Si tratta di una selezione di sculture ricavate da radici di alberi secolari che non dovevano morire e definite, in segno di Resurrezione, Giardino degli Olivi. Raccontando la genesi di queste sculture, che debuttano a Lucca, Atchugarry ha dichiarato: “Tutti abbiamo bisogno di radici, prendono il nutrimento dalla terra, sono loro che ci permettono di salire verso il cielo. Come le piante in Amazzonia cerco di innalzare le mie sculture verso la luce: liberandosi dal peso della materia e dalla fatale attrazione verso il basso della vita, esse rivolgono lo sguardo verso il cielo aprendo la strada alla libertà e alla speranza. Penso che questa sia la missione dell’arte e della bellezza o, quanto meno, quella a cui cerco quotidianamente di adempiere con la fatica del mio lavoro di scultore”. [Immagine in apertura: Un'opera di Pablo Atchugarry allestita in Piazza San Michele, Lucca, 2022]
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