A poco più di due mesi dall'inaugurazione della 59esima Biennale Arte di Venezia, il curatore Eugenio Viola e l'artista Gian Maria Tosatti hanno presentato le linee guida del Padiglione Italia alla prossima kermesse lagunare.

Si intitolerà Storia della notte e destino delle comete il progetto di Gian Maria Tosatti per il Padiglione Italia alla 59esima Biennale Arte di Venezia ‒ in calendario dal 23 aprile al 27 novembre 2022. Ad annunciarlo sono stati l'artista romano classe 1980 e il curatore Eugenio Viola, attuale direttore del MAMBO di Bogotà, durante un'attesissima conferenza stampa. Uniti da un rapporto di collaborazione decennale, concretizzatosi nell'ultima mostra curata da Viola al Madre di Napoli nel 2016, Viola e Tosatti daranno vita a un progetto "di natura immersiva", come lo ha definito Onofrio Cutaia, Direttore Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, che prenderà le mosse da una attenta riflessione sull'epoca in cui viviamo, dominata dalla drammatica esperienza della pandemia.GIAN MARIA TOSATTI E IL PADIGLIONE ITALIA  L'intervento di Tosatti condividerà lo spirito della Mostra internazionale curata da Cecilia Alemani, interrogandosi sul ruolo dell'arte in un momento storico complesso come quello attuale e guardando a un futuro che, come ha affermato l'artista, deve essere caratterizzato dal "coraggio di diventare ciò che dovremmo e che non siamo stati capaci di diventare fino a oggi". Un progetto che trae origine da un "presente incerto e metapandemico", ha sottolineato Viola. "Ci siamo chiesti come l’arte potesse riflettere su questi scenari incerti e parlare dell’ambiente e del territorio”. L'ARTE DI TOSATTI ALLA BIENNALE DI VENEZIA In linea con la poetica di Tosatti, l'intervento ideato per il Padiglione Italia avrà una marcata impronta teatrale. Sarà un “lavoro dalla irriducibile sintassi teatrale, che inizia con un prologo in sordina e si sviluppa in due atti scanditi dal nome stesso del progetto”, ha specificato Viola, includendo poi una epifania finale. Il primo atto – la storia della notte ‒ “ripercorre metaforicamente l’ascesa e la caduta del sogno industriale italiano e prepara alla visione finale, il destino delle comete, una visione palingenica e catartica”. Ad accompagnare l'opera è infatti "uno sguardo propositivo sul presente", ha concluso Viola, perché "l’ottimismo in questi tempi deve essere una necessità etica”. [Immagine in apertura: Gian Maria Tosatti, artista del Padiglione Italia alla Biennale Arte 2022, ed Eugenio Viola, curatore del Padiglione Italia alla Biennale Arte 2022. Photo Elena Andreato]
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