Situata nell'area settentrionale del Palatino, la Domus Tiberiana si prepara a riaprire al pubblico. Ad annunciarlo è Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico del Colosseo, che ha illustrato in questi giorni il programma di iniziative del 2021.

Dopo un anno di grande difficoltà, segnato dalle restrizioni dovute all'emergenza sanitaria e da perdite economiche ingenti seguite all'assenza di turisti, il Parco archeologico del Colosseo si prepara al 2021 con un ricco piano di eventi e iniziative. Uno su tutti, la riapertura – dopo quattro decenni – della Domus Tiberiana, primo vero palazzo imperiale edificato dall'imperatore Tiberio sul lato occidentale del Palatino.LA RIAPERTURA DELLA DOMUS TIBERIANAPronto ad accogliere nuovamente il pubblico nella seconda metà dell'anno, l'edificio sarà caratterizzato da un nuovo percorso di visita che coinvolgerà sale e ambienti in parte sconosciuti, riemersi dal passato grazie agli scavi archeologici condotti negli ultimi mesi. A catalizzare l'attenzione dei visitatori sarà soprattutto la stratificazione di epoche che contraddistingue la residenza, con elementi risalenti al Settecento, testimonianze del VII secolo e infine oggetti ancora intatti datati al IV secolo d.C.Queste e altre preziosità saranno accompagnate da ulteriori reperti antichi provenienti dai depositi del Parco, al fine di offrire un quadro completo sulla storia e sui diversi impieghi della residenza imperiale.IL 2021 DEL COLOSSEOMa, come detto, la riapertura della Domus Tiberiana non sarà l'unico evento clou del 2021. Secondo quanto annunciato dalla direttrice del Parco Alfonsina Russo, il 16 gennaio il Colosseo dovrebbe riaprire nel rispetto delle norme di sicurezza imposte dalla situazione di emergenza. A partire da quel giorno, l'antico monumento capitolino diventerà “teatro” di ulteriori scavi e restauri, concerti (come quello degli allievi di Santa Cecilia), inaugurazioni di nuove strutture (quali la passerella disegnata da Stefano Boeri) e mostre: tra le altre, quelle dedicate a Raffaello, a Pompei, e all'archeologo e architetto italiano Giacomo Boni.
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