Dal 7 al 10 novembre il Grand Palais di Parigi torna a ospitare "Paris Photo", la più grande fiera internazionale di fotografia in Francia. Tra le novità di questa edizione anche una sezione a cura del regista Jim Jarmusch, un tributo ai cento anni del Surrealismo e un nuovo settore dedicato alle maggiori personalità del mondo dell’arte.

Dopo la direzione artistica di Luca Guadagnino per Homo Faber (la manifestazione biennale dedicata all’artigianato contemporaneo internazionale ospitata sull’Isola di San Giorgio a Venezia), il trend della curatela dei grandi registi per gli eventi artistici sembra proseguire con successo. Sarà infatti Jim Jarmusch a dirigere la 27esima edizione di Paris Photo, la più grande fiera di fotografia francese in programma al Grand Palais dal 7 al 10 novembre.IL TRIBUTO AL SURREALISMO DI JIM JARMUSCH A "PARIS PHOTO"Con la partecipazione di 236 espositori (di cui 64 presenti per la prima volta in assoluto), per un totale di 191 gallerie e 45 editori provenienti da 33 Paesi, questa edizione celebra il centenario del Surrealismo. Chiamato a curare una selezione personale di opere, Jarmusch presenterà anche un omaggio a Man Ray: a partire dalle musiche composte con il suo gruppo post-rock Sqürl per Return to Reason, il regista riunirà quattro cortometraggi diretti dal "padre" del Surrealismo appositamente restaurati (Le retour à la raison del 1923, Emak-Bakia del 1926, L'étoile de mer del 1928 e Les mystères du château du Dé del 1929). Parallelamente, sarà celebrato anche l’anniversario del centenario della nascita di Robert Frank, autore svizzero passato alla storia con la serie fotografica The Americans, che condivise con Jarmusch un forte legame di amicizia.LE NOVITÀ (E LE CONFERME) DELLA NUOVA EDIZIONE DI "PARIS PHOTO"Tra le novità di questa edizione anche Voices, la nuova sezione dedicata alle maggiori personalità del mondo dell’arte a cura di Azu Nwagbogu, fondatore e direttore del LagosPhoto Festival (curatore del Padiglione del Benin alla Biennale di Venezia di quest’anno), Sonia Voss, curatrice indipendente, ed Elena Navarro, fondatrice del festival internazionale FotoMéxico. Non mancherà, anche quest’anno, la sezione dedicata agli artisti emergenti, che vedrà esposti, tra gli altri, gli scatti di Caroline Corbasson, i collage di Miguel Ángel Tornero, Juan Silió, Popel Coumou, e i lavori su alga verde di Alice Paillot. Dopo il successo dello scorso anno è riconfermata anche la sezione dedicata al digitale che, curata da Nina Roehrs, cresce fino a includere 15 progetti (tra cui anche quelli di Alina Frieske e Jonas Lund).[Immagine in apertura: Paris Photo 2023, Grand Palais Éphémère © Florent Drillon]
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