In occasione dei suoi ottant'anni, compiuti lo scorso 18 giugno, Paul McCartney è al centro di una nuova pubblicazione. Un libro fotografico che racconta la parabola dell'artista, osservato attraverso l'obiettivo del fotoreporter Harry Benson.

Pubblicato da Taschen per la prima volta lo scorso anno, all'interno di una versione deluxe da collezione, lo straordinario volume antologico dedicato all'epopea di Paul McCartney torna ora sugli scaffali in una nuova edizione economicamente più accessibile. La pubblicazione, certamente, non è casuale. Lo scorso 18 giugno il co-fondatore dei Fab Four ha infatti raggiunto il traguardo degli ottant'anni: un'occasione imperdibile per offrire ai suoi fan uno sguardo sulle molteplici anime del cantante, riconosciuto come uno dei musicisti più iconici eppure riservati del nostro tempo. PAUL MCCARTNEY SECONDO HARRY BENSON A dare sostanza alla pubblicazione sono gli scatti di Harry Benson, il fotografo scozzese che ebbe il privilegio di incontrare l'artista prima e dopo la parentesi con i Beatles. Il loro rapporto inizia nel 1964, anno cruciale per la carriera del gruppo, che proprio in quel periodo si preparava a conquistare l'America con un tour che lo avrebbe portato nell'olimpo della musica mondiale. Le diapositive provenienti da quella prima esperienza intercontinentale, le foto sul palco insieme agli altri componenti della band e i “dietro le quinte” dei grandi concerti non sono però le uniche immagini che costellano il volume. Anzi, la parte più interessante di questa ghiotta antologia riguarda proprio l'opposto: ovvero le foto di Paul lontano dai riflettori. Dopo lo scioglimento dei Beatles, Benson fu infatti accolto dal cantante inglese nella sua “nuova” vita. Quella che si trova davanti in questo secondo confronto è una persona matura, concentrata sulla sua carriera da solista, ma soprattutto in cerca di una dimensione umana più intima, lontana dal clamore dello spettacolo. PRIMA E DOPO I BEATLES Curato da Reuel Golden, il libro – dal titolo Harry Benson. Paul (nell'immagine in apertura, courtesy Taschen) – si sofferma su entrambe le fasi di vita del cantante di Liverpool: da una parte quella caratterizzata dai riflettori dello stage e dalle tentazioni della popolarità; dall'altra il periodo più intimista, segnato dalla ricerca di una condizione esistenziale più pacata e meno appariscente. Le fotografie di Benson, in tal senso, diventano il documento di questo “traghettamento” da una sponda all'altra del fiume; e il fotografo, a sua volta, il “pellegrino” che si mette sulle tracce del mito per raccontare i segnali del passaggio tra prima e dopo.
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