Anche il Palazzo delle Esposizioni di Roma rende omaggio a Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita, con la mostra fotografica di Ruediger Glatz. Un viaggio per immagini nei luoghi e nella memoria del grande intellettuale scomparso nel 1975.

Sono numerosi gli eventi e le rassegne che celebrano la figura di uno degli intellettuali, registi e scrittori più iconici del panorama culturale italiano novecentesco, nell'anno in cui ricorre il centenario della nascita. Stiamo parlando di Pier Paolo Pasolini, al quale è intitolata anche la mostra in corso fino al prossimo 4 settembre negli ambienti del Palazzo delle Esposizioni di Roma.  A dettare il ritmo di Reflecting Pasolini sono gli scatti di Ruediger Glatz, autore di più di sessanta immagini in bianco e nero che disegnano una sorta di viaggio emotivo tra le geografie dell'autore scomparso nel 1975, ma anche nel solco della sua eredità artistica. Spirito documentario e un soffuso lirismo accompagnano le fotografie che restituiscono alcuni momenti chiave della performance Embodying Pasolini di cui è stata ideatrice e protagonista l'attrice Tilda Swinton presso il Mattatoio di Roma nel giugno 2021. PASOLINI SECONDO RUEDIGER GLATZ Indossando i poderosi costumi creati da Danilo Donati, l'attrice ha regalato nuova vita ad alcuni capolavori del cinema pasoliniano, come Salò o le 120 giornate di Sodoma, Uccellacci e Uccellini e I Racconti di Canterbury, evocandone le atmosfere, sapientemente catturate dall'obiettivo di Glatz, capace di coglierne il pathos e la malinconia di stampo tipicamente pasoliniano. A impreziosire la mostra sono anche gli scatti contenuti nella serie On PPP dedicati ai luoghi dell'esistenza di Pier Paolo Pasolini, dal Parco degli Acquedotti alle architetture del Quadraro e di Centocelle, dalla veduta dai tetti del Mattatoio al Tevere al litorale romano alla pineta e alla sabbia di Ostia, cornice della tragica morte dell'autore. I LUOGHI DI PASOLINI Come scrive il curatore Alessio de' Navasques nel testo di sala della mostra: “I luoghi topografici, così come le architetture, ma anche gli oggetti, in qualche modo denaturalizzati, tornano ad essere i 'personaggi' della narrazione. Pier Paolo Pasolini ha scelto di impostare la propria narrazione partendo da paesaggi urbani, naturali, periferici, con una forza semantica tale da mantenere un carattere antropologico e politico anche nella finzione del cinema. Così, Ruediger Glatz ne restituisce la memoria dello spazio scenico e letterario attraverso i dettagli, con un processo mutuato dallo stesso poeta, che conferisce alle sue immagini un rapporto nuovo e ambivalente con il tempo”. [Immagine in apertura: Ruediger Glatz, Embodying Pasolini. Performance di Tilda Swinton e Olivier Saillard con Gael Mamine. Mattatoio, Roma, 2021]
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