Oggetto di un importante intervento di manutenzione conservativa, il celeberrimo ciclo di dipinti murali di Piero della Francesca presente nella Basilica di San Francesco ad Arezzo, si apre al pubblico grazie a una serie di visite speciali.

Dal 27 gennaio al 12 marzo, nella Cappella Bacci della Basilica di San Francesco ad Arezzo, gli appassionati d'arte avranno un'opportunità unica: avvicinarsi a uno dei grandi capolavori del Rinascimento italiano, la Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca, grazie al programma di visite straordinarie All’altezza di Piero, che permetterà ai visitatori di accedere ai ponteggi e vivere un'esperienza inedita. IL CAPOLAVORO DI PIERO DELLA FRANCESCA Dal prossimo 10 gennaio, il celebre ciclo di dipinti murali sarà sottoposto a un importante intervento di manutenzione e restauro conservativo, a cura della Direzione Generale dei Musei della Toscana. All’interno della Cappella verrà allestito un esclusivo ponteggio accessibile a piccoli gruppi di visitatori, che potranno così ammirare l'opera del grande artista rinascimentale da una prospettiva del tutto nuova e ravvicinata.  Organizzate in collaborazione con la Fondazione Arezzo Intour, le visite offriranno un'ora di esplorazione straordinaria con l’ausilio di una guida esperta, che fornirà al pubblico nozioni storiche e artistiche sul ciclo di affreschi. IL CICLO DI AFFRESCHI DI PIERO DELLA FRANCESCA Realizzata tra il 1452 e il 1466, e considerata uno dei capolavori assoluti della pittura rinascimentale, l’opera presenta una serie episodi ispirati alla Legenda Aurea di Jacopo da Varagine, una raccolta di agiografie molto celebre in epoca medievale. Con la Leggenda della Vera Croce, Piero della Francesca si sofferma in particolare sulla storia della Croce su cui venne crocifisso Gesù Cristo: applicando la lezione rinascimentale della scienza prospettica, il pittore di Sansepolcro esalta in modo magistrale e innovativo tutta la potenza di un simbolo essenziale della liturgia cristiana. Oltre a preservare e restaurare l'integrità del grande dipinto, rimuovendo polveri e altri depositi dalla superficie del ciclo di affreschi, gli interventi di manutenzione in programma saranno utili per monitorare lo stato di conservazione delle pitture murali e prevenire l’eventuale degrado dell’opera nei prossimi anni. [Immagine in apertura: Fondazione Arezzo Intour]
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