Obiettivo 2026 per l'apertura come polo culturale di Palazzo della Rovere, storico edificio nel cuore di Savona. La sua costruzione, risalente al 1495, si deve al cardinale savonese Giuliano della Rovere, poi divenuto Papa Giulio II, che ne affidò la progettazione all'architetto fiorentino Giuliano da Sangallo.

Una storia prestigiosa e articolata; una posizione strategica nel cuore medievale di Savona; un promettente futuro: per Palazzo della Rovere, conosciuto anche come "di Santa Chiara", sta per aprirsi una nuova fase. La struttura di impianto rinascimentale voluta dal cardinale savonese Giuliano della Rovere, successivamente divenuto Papa Giulio II, e progettata dall'architetto fiorentino Giuliano da Sangallo diverrà infatti il nuovo polo culturale della città ligure.A SAVONA PALAZZO DELLA ROVERE DIVENTA UN POLO CULTURALE Risalente al 1495 e nato come dimora nobile, lo storico complesso ha accolto diverse funzioni nel corso dei secoli. Nel 1673 viene trasformato in convento dalla Clarisse, alla quali si deve anche la cappella, più tardi manomessa. Il successivo cambio di destinazione d'uso è datato 1807-11, quando diviene sede della Prefettura dipartimentale del Montenotte, nell'ambito dell'amministrazione napoleonica. Fino agli anni Novanta del secolo scorso il palazzo conserva la funzione di tribunale e si susseguono, anche nei primi anni Duemila, interventi di restauro in parte sostenuti dal Ministero della Cultura. Si tratta dello stesso soggetto che oggi si appresta a contribuire, insieme ai principali enti pubblici locali, al progetto di rifunzionalizzazione a polo culturale di Palazzo della Rovere. L'investimento complessivo è pari 24 milioni e 300 mila euro ed in gran parte sostenuto dai fondi del PNRR.IL FUTURO DI PALAZZO DELLA ROVERE Esito anche di un percorso partecipativo, al quale hanno contribuito 400 savonesi, il piano di intervento è stato messo a punto dai tecnici di Politecnica, una delle maggiori società italiane di progettazione integrata. Negli oltre 5000mq di spazi disponibile, 400 dei quali all’aperto, verranno ricavati la nuova biblioteca comunale, dotata di aree per laboratori, lettura libera, eventi, e un multiforme centro di aggregazione urbano. I lavori, che dovrebbero iniziare a luglio 2023, doteranno il palazzo di impianti ad alta efficienza energetica alimentati da fonti rinnovabili; in risposta ai più elevati standard ambientali attualmente previsti, saranno impiegati materiali riciclati e a basso impatto. Fra gli aspetti salienti dell'opera si segnalano: la realizzazione dello spazio lettura nella sala delle udienze dell’ex tribunale, decorata con affreschi di epoca napoleonica; la realizzazione di una monumentale scala, ricavata nella torre dei Mullasana, e le nuove "aree verdi". Nella corte interna saranno infatti piantumati alberi ed essenze; la terrazza superiore diventerà un orto botanico mentre quelle inferiori ospiteranno un pergolato verde. Il tutto entro il 2026. [Immagine in apertura: ©Politecnica Building for Humans]
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