Affreschi di straordinaria bellezza con scene tratte dall’epica omerica: è ciò che hanno potuto recentemente ammirare gli archeologi impegnati nei lavori di scavo nella Regio IX di Pompei. La scoperta offre nuove prospettive sulla vita sociale e culturale dell'antica città romana, svelando un ambiente dove arte e mitologia si fondono in un dialogo visivo senza tempo.

Non si interrompe l’incredibile flusso di rinvenimenti nella Regio IX di Pompei, un’area di scavi che si sta dimostrando ricca di preziosi reperti, come dimostra la recente scoperta di un ambiente eccezionale: un salone da banchetto di dimensioni imponenti e riccamente decorato. Lungo circa quindici metri e largo sei, il salone di rappresentanza si apre su un cortile e colpisce per l'eleganza delle sue pareti nere, che fanno da sfondo a vivaci raffigurazioni mitologiche. Negli affreschi sono raffigurati alcuni episodi della guerra di Troia, al cui interno si stagliano figure epiche come Elena, Paride, Apollo e Cassandra, offrendo agli ospiti dell'epoca spunti di conversazione e riflessione: la scelta dei soggetti ritratti riflette infatti l'importanza del tema dell'eroismo e del destino nella cultura romana.ELEGANZA E MITOLOGIA FRA GLI SCAVI DELLA REGIO IXGli affreschi rinvenuti, attribuibili al terzo stile pompeiano, dimostrano l'abilità degli artisti dell'epoca nel creare composizioni dinamiche e ricche di dettagli. La tecnica pittorica utilizzata permetteva di ottenere un effetto di profondità e movimento, particolarmente evidente alla luce tremolante delle lucerne che illuminavano il salone durante i banchetti serali. Al tempo stesso, i temi mitologici affrescati servivano non solo a decorare ma anche a stimolare discussioni sull'esistenza e sul ruolo dell'individuo di fronte al destino, come ben rappresentato dalla figura di Cassandra, simbolo della complessità del fato e dell’impossibilità umana ad opporvisi.A POMPEI UNA SCOPERTA PER COMPRENDERE MEGLIO L’ARTE ROMANALa nuova eccezionale scoperta effettuata nell’Insula 10 della Regio IX di Pompei “è la dimostrazione di quanto uno scavo ben fatto nella città vesuviana possa continuare ad accrescere la conoscenza di uno dei luoghi più importanti che ci sia pervenuto dall’antichità”, come ha dichiarato il Direttore Generale dei Musei, l’archeologo Massimo Osanna. Oltre a gettare nuova luce sullo stile di vita e sulla quotidianità nell’antica città di Pompei, la scoperta di questo salone e delle sue preziose decorazioni conferma ai nostri occhi l'incredibile importanza che gli antichi romani attribuivano all'arte come mezzo di espressione culturale e sociale.[Immagine in apertura: foto © Parco Archeologico di Pompei]
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