Due nuovi poster celebrano il genio di Bruno Munari, designer che ha segnato in maniera indelebile la storia dell'arte e della progettazione italiana. Due locandine da collezione, per lasciarsi guidare dalla sua inventiva e dalla sua ironia.

Figura eclettica e trasversale come poche, Bruno Munari è stato uno dei più originali protagonisti dell’arte, della grafica e del design italiani del secolo scorso. A partire dagli anni Trenta del Novecento, l'autore milanese (nato nel 1907) ha dedicato la propria attività creativa alla sperimentazione, dando contributi fondamentali in diversi campi dell'espressione visiva – dalla pittura alla scultura, dalla progettazione alla fotografia passando per la didattica. A celebrare il genio del maestro meneghino è ora la casa editrice Corraini, che nel suo catalogo vanta numerosi titoli e oggetti di design prodotti dallo stesso Munari. Succede con la nuova serie di poster ispirati alle creazioni dell'artista: due grandi manifesti da affiggere alle pareti del proprio studio, per lasciarsi guidare dall'inventiva e dall'ironia del “papà” della celebre Scimmietta Zizì. I POSTER CHE OMAGGIANO MUNARI “In quanti modi e con quali mezzi tecnici si possono fare delle varianti a un viso umano visto di fronte?”. Prende spunto da questa domanda il poster Variazioni sul tema del viso umano: una locandina grande 70 x 50 cm nella quale spiccano decine e decine di volti umani diversissimi tra loro: si passa dal disegno in stile cubista a quello espressionista, che sembra evocare lo spaventato protagonista dell'Urlo di Edvard Munch, dal disegno minimal con dei puntini al posto di occhi, naso e bocca, al volto costruito con sole forme geometriche rettangolari.  Si tratta di esercizi di stile condotti da Munari negli anni Sessanta, con il consueto approccio ironico e giocoso alla creazione dell'opera. D'altronde è lo stesso artista che in Arte come Mestiere (il libro del 1966 da cui sono tratti i disegni raccolti nel poster), scrive: “Questo esercizio serve, a un designer grafico, per trovare l'immagine più coerente a un tema dato, ogni immagine e ogni tecnica hanno degli attributi precisi e trasmettono un dato messaggio. Un simbolo grafico per un prodotto di cosmesi non può essere uguale a uno per il carbone. Normalmente il designer grafico fa centinaia di piccoli disegni per poi sceglierne uno”. LE 260 SEDIE DI BRUNO MUNARI Ruota invece intorno al tema della sedia il secondo poster appena aggiunto al catalogo Corraini, dal titolo Queste non son tutte. Provenienti anche in questo caso dall'edizione originale di Arte come Mestiere (pubblicato da Laterza nel 1966), i disegni che compongono questo manifesto reinterpretano in 260 modi differenti l'oggetto sedia: ora comode ed efficienti, ora costose, lussuose o a buon mercato, le sedie e le poltrone presenti nel poster rispondono ai gusti dei clienti più esigenti e disparati, distinguendosi per materiali, caratteristiche estetiche e funzionalità. [Immagine in apertura: Courtesy Corraini]
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