Resta ancora un mese per partecipare al bando promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, rivolto ai giovani architetti italiani. In palio una residenza di sei mesi a Berlino per sviluppare un progetto di rigenerazione urbana.

La rigenerazione urbana e il riuso sostenibile sono le tematiche centrali della quarta edizione del Premio Berlino, che si colloca nella vasta gamma dei programmi di residenza rivolti agli artisti italiani emergenti provenienti da diversi settori, messi in palio dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Promosso dalla Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e dall’Istituto Italiano di Cultura di Berlino, il concorso è rivolto ai giovani architetti italiani che non abbiano ancora compiuto 35 anni. COME PARTECIPARE AL BANDO C’è tempo fino al 23 agosto per inoltrare la propria candidatura: per partecipare basta essere nati dopo il 1988, essere cittadini italiani residenti in Italia, essere iscritti all’Albo degli Architetti, conoscere l’inglese (meglio se si parla anche il tedesco) e avere alle spalle una comprovata attività di ricerca nell’ambito del riuso e della riqualificazione. LA RESIDENZA A BERLINO Ai due vincitori sarà data la possibilità di sviluppare il proprio progetto di rigenerazione urbana in un contesto culturalmente fertile, affiancati da un tutor esperto della scena professionale locale. Gli architetti trascorreranno un periodo di sei mesi nella capitale tedesca (da gennaio a giugno 2024), ricevendo il rimborso per le spese di volo e un assegno mensile per vitto e alloggio. Inoltre, potranno partecipare alle attività dell’Istituto Italiano di Cultura di Berlino e di ANCB – The AEDES Metropolitan Laboratory, dove al termine della residenza esporranno i propri progetti. Per ulteriori informazioni si invita a consultare il bando sul sito ufficiale della Direzione Generale Creatività Contemporanea. [Immagine in apertura: foto di Florian Wehde su Unsplash]
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