Annunciati i vincitori della quarta edizione del Premio italiano di Architettura, il progetto annuale promosso da Triennale e da MAXXI per la valorizzazione dell’architettura italiana. I progetti dei vincitori e dei finalisti sono in mostra nelle sede dell'istituzione milanese dal 14 luglio al 24 settembre 2023.

A un anno di distanza dal successo ottenuto dello studio MoDusArchitects, fondato nel 2014 dagli architetti Matteo Scagnol e Sandy Attia, per la ristrutturazione e l’ampliamento dell'Accademia Cusanus di Bressanone, sono stati annunciati i vincitori della quarta edizione dell'annuale Premio italiano di Architettura. Organizzato da Triennale Milano e da MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, il riconoscimento è finalizzato alla valorizzazione dell’architettura italiana, attraverso la promozione di opere realizzate da progettisti italiani o attivi in Italia, con particolare riguardo per quelle innovative e di qualità. Di seguito i vincitori delle tre categorie previste.I VINCITORI DEL PREMIO ITALIANO DI ARCHITETTURA 2023 Il Premio per il miglior edificio realizzato negli ultimi 3 anni è stato attribuito ex-aequo a Carlo Atzeni, Maurizio Manias, Silvia Mocci, Franceschino Serra per il progetto del Complesso parrocchiale e chiesa di Santa Chiara (Sini, Oristano, 2021) e a ELASTICOFarm per il progetto del nuovo complesso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN)S-LAB (Torino, 2020). In particolare, per la giuria il primo edificio "si colloca nell’area centrale del piccolo abitato di Sini, nella Sardegna interna, con rigore formale e consapevolezza contestuale, cogliendo l’occasione per ricucire una serie di elementi spaziali, espressivi e relazionali del tessuto centrale. Interpretando elementi tipici dell’edilizia spontanea locale e di un’architettura sobria della koiné mediterranea, il progetto agisce in un contesto difficile per rinnovare i nessi di senso con le comunità." Inoltre per la giuria, formata fra gli altri da Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, Lorenza Baroncelli, Direttore MAXXI Architettura, Matteo Scagnol di MoDusArchitects e da Giancarlo Mazzanti, architetto e fondatore dello studio El Equipo Mazzanti, il progetto S-LAB rappresenta "uno degli esempi più rappresentativi del lavoro di ricerca linguistico-tecnologica dello studio. (...) L’edificio, infatti, trasforma la tecnologia tradizionale per gli edifici produttivi, la prefabbricazione pesante in cemento armato, in un’occasione di sperimentazione a tutto campo nella sua relazione con il contesto".STUDIO OSSIDIANA VINCE TRA UNDER 35 Altro riconoscimento particolarmente ambito è quello riservato agli architetti italiani under 35. Quest'anno a imporsi è stato Studio Ossidiana con l'Art Pavillion M., inaugurato lo scorso anno ad Almere, nei Paesi Bassi. Un intervento che per la giuria "coniuga in un unico gesto sintetico le principali caratteristiche del lavoro dello studio, avviato con grande chiarezza seppur da pochi anni, tra ricerca formale e indagine sensibile sui temi ambientali e di relazione interspecie dell’architettura e del paesaggio". Sono state inoltre assegnate, nelle medesima sezione, due menzioni agli studi (ab)Normal e orizzontale.IL PREMIO ALLA CARRIERA AD AIMARO OREGLIA D'ISOLA Ad Aimaro Oreglia d’Isola è stato quindi conferito il Premio alla carriera, per un percorso professionale che "ha nutrito il dibattito architettonico intorno ai temi del rapporto tra modernità e tradizione, naturale e artificiale, territorio e paesaggio, per tutta la seconda metà del Novecento, traghettandoli fino ad oggi, dove ci appaiono più che mai attuali". Da segnalare, infine, la menzione d’onore allo studio Labics per il complesso intervento di restauro, valorizzazione e ampliamento di Palazzo dei Diamanti, a Ferrara. Secondo la giuria costituisce un "esempio virtuoso di intervento architettonico come strumento di rilettura e attualizzazione funzionale e culturale di un edificio storico di enorme valore. Il progetto merita il riconoscimento non solo per la sua qualità intrinseca ma anche per essersi affermato nonostante la presenza dei pregiudizi e resistenze pseudo-preservazioniste che ha dovuto affrontare". [Immagine in apertura: Studio Ossidiana, Art Pavilion M. Photo Riccardo de Vecchi]
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