Da Sotheby New York compare il tesoro più ambito da tutti gli appassionati di filatelia: il primo francobollo della storia, insieme alla prima lettera mai spedita in questa modalità, risalente al 2 maggio del 1840. Una vera pietra miliare della comunicazione umana.

Vi siete mai chiesti il valore del primo francobollo della storia? In asta da Sotheby's New York, il 2 febbraio verrà battuto uno dei più grandi tesori del collezionismo, descritto dallo Smithsonian National Postal Museum, dove fu esposto nel 2014, come “la genesi della filatelia”: la prima lettera mai inviata utilizzando un francobollo. La stampa in questione si chiama Penny Black, e fu resa disponibile dal 1° maggio del 1840 (ma iniziò a circolare ufficialmente dal 6 dello stesso mese).IL FRANCOBOLLO DA 2,5 MILIONI DI DOLLARI Si stima che la lettera possa essere battuta per ben 2,5 milioni di dollari. La busta, inviata il 2 maggio 1840 (quindi prima della data ufficiale di rilascio del timbro), è stata poi rigirata e inviata nuovamente il 4 maggio, compiendo un viaggio di quasi 650 chilometri. L'utilizzo del francobollo permetteva per la prima volta di effettuare il pagamento anticipato per la spedizione, che in precedenza era a carico del destinatario (l’incredibile testimonianza delle primissime forme di comunicazione moderna reca infatti la dicitura “prepaid” in basso a sinistra). Insieme al francobollo, troviamo anche la busta corrispondente, impreziosita da una delicata incisione di William Mulready: un’allegoria della Britannia che invia i suoi messaggeri in tutto il mondo, con le rappresentazioni dell’Asia e del Nord America negli angoli superiori.L'ASTA IN PROGRAMMA DA SOTHEBY'S "Oggi diamo per scontato quanto sia facile connettersi senza problemi con amici e persone care istantaneamente da quasi qualsiasi parte del mondo”, ha dichiarato Richard Austin, Global Head of Books & Manuscripts di Sotheby's. “Questa busta senza pretese ha segnato un significativo salto in avanti nella storia della comunicazione umana. All'alba dell'era dell'IA, questo notevole oggetto parla del nostro innato desiderio umano di connessione, e dei modi in cui si è evoluto a nuove altezze nei due secoli successivi". [Immagine in apertura: courtesy Sotheby's]
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