In occasione del bicentenario della sua nascita, l'istituzione torinese cambierà veste grazie al progetto di ampliamento e riallestimento proposto dallo studio di architettura olandese OMA  Office for Metropolitan Architecture, che riorganizzerà gli spazi interni del museo.

Era il 1824 quando re Carlo Felice di Savoia fondò, nel cuore di Torino, la più importante istituzione al mondo interamente dedicata all'Antico Egitto, dopo quella del Cairo. Oggi, a distanza di quasi duecento anni, il Museo Egizio si appresta a cambiare veste, grazie al progetto architettonico firmato da David Gianotten e Andreas Karavanas dello studio OMA – Office for Metropolitan Architecture di Rotterdam, vincitori del concorso internazionale bandito nel 2022. I lavori per il rinnovo del museo inizieranno ufficialmente nel 2024, in occasione del bicentenario della galleria torinese, restituendo alla città un nuovissimo spazio pubblico.IL RIALLESTIMENTO DEL MUSEO EGIZIO DI TORINO L'ambizioso progetto di OMA prevede non solo una trasformazione architettonica del museo torinese, che fin dalla sua nascita trova spazio nel palazzo barocco del Collegio dei Nobili, ma anche un ampliamento e un riallestimento degli spazi interni.  Con un investimento di 23 milioni di euro, lo studio di architettura olandese realizzerà un giardino egizio nella corte del palazzo che, costruita su due livelli e coperta da un'imponente struttura trasparente in vetro e acciaio, diventerà il centro nevralgico del museo. Il team di Rotterdam darà vita anche a una nuova sala immersiva nel piano ipogeo che, ideata in collaborazione con l'Istituto Italiano di Tecnologia, ricostruirà virtualmente l'atmosfera dell'Antico Egitto. Tra i lavori che prenderanno il via il prossimo anno spiccano anche il rinnovamento e il restauro del Tempio di Ellesija, il più antico tempio rupestre della Nubia che sarà visitabile gratuitamente, e la Galleria dei Re, oggetto di un riallestimento filologico che lo vedrà immerso nella luce naturale grazie alle aperture circostanti.LA NUOVA VESTE DEL MUSEO EGIZIO Per il bicentenario del Museo Egizio prenderà forma anche un denso programma di incontri con i direttori delle maggiori istituzioni museali del mondo, insieme ad antropologi, filologi e archeologi di rilievo internazionale, e riaprirà al pubblico il terzo piano del museo, che accoglierà in modo permanente la Galleria della Scrittura dedicata ai geroglifici e alle scritture egizie.  “Celebrare i 200 anni del museo, non è solo un esercizio di memoria, ma significa anche programmare il futuro. Il progetto architettonico di OMA nasce sulla scorta di una nuova visione di museo, più articolato e multiforme: ente di ricerca, luogo inclusivo, spazio in cui, come recita l’articolo 3.2 della Costituzione Italiana, si lavora per abbattere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo armonico della persona”, hanno affermato Evelina Christillin, presidente del Museo Egizio, e Christian Greco, direttore. [Immagine in apertura: OMA. Museo Egizio, Egyptian Garden © OMA]
PUBBLICITÀ